Nel fine settimana si concentra la metà delle vittime sulla strada

Martedì 19 Novembre 2019
IL RAPPORTO
UDINE La strage che, anche in Friuli, insanguina le strade nel fine settimana è nei numeri del 2018, impietosi e drammatici, messi in fila dall'Istat. È fra venerdì e sabato notte che si concentrano il 45,6 per cento degli incidenti notturni, il 52,9 per cento delle vittime e il 48,4 per cento dei feriti. Se in regione l'indice di mortalità dei soli schianti che avvengono di notte è di 4,3 vittime ogni cento incidenti, il tasso sale se si guardano i morti sulle strade extraurbane (l'indicatore è di 7,3 in Fvg, contro 2,7 registrato sulle strade urbane). In provincia di Udine, secondo i dati 2018 raccolti dall'Istat, l'indice di mortalità di notte è di 7,6, ma sale a 12,1 il venerdì notte, più del doppio della media regionale (5), e a 7,7 il sabato. Anche in provincia, i decessi si concentrano soprattutto sulle strade al di fuori dai centri urbani, dove nel 2018 il venerdì notte si è registrato un indice di mortalità di 21,4 (contro il 10,3 del Fvg) e il sabato notte del 10 (8,3 in Fvg), mentre sulle strade urbane l'indicatore, nelle notti del weekend, si ferma - si fa per dire - a 5,3.
I PUNTI A RISCHIO
L'incidentalità è alta in tutti i capoluoghi: nel 2018, si sono contati 20 decessi. Più di metà degli schianti si concentra nei poli urbani. Se poi si prende a riferimento anche l'hinterland, la percentuale sale all'89,4 per cento. In città, i punti più a rischio sono i rettilinei (dove si concentra in Fvg il 45,7% degli incidenti), ma lo stesso vale per le strade extraurbane (55,5%). In provincia di Udine nel 2018 in città il 48,2% dei sinistri è avvenuto sui rettilinei (337 incidenti su 699), il 18,5% ad un'intersezione e il 17,3% ad un incrocio. Sulle strade extraurbane, invece, la percentuale di schianti sui rettilinei balza al 60,7% (298 sinistri su 491), poi seguono gli incidenti in curva (19,4%). A Udine città l'anno scorso l'Istat conta 374 incidenti (3,8 ogni mille abitanti) con 6 morti e 484 feriti, vale a dire 46,7 feriti ogni 100mila abitanti. Ma, per restare in provincia, a Gemona quest'ultimo indicatore era di 469,6 e a Tolmezzo di 392,9. Fra i punti più critici, c'è la statale 52 Carnica. Anche se si guarda all'indice di mortalità (il rapporto fra il numero dei morti e il numero degli incidenti stradali con lesioni, moltiplicato 100, che a Udine era dell'1,6, contro l'1,9 di Pordenone e il 2,8 di Gorizia), balza agli occhi il 21,4 raggiunto a Tavgnacco, che ha visto 20,1 morti ogni 100mila abitanti (3 decessi su 14 incidenti). A Cividale ci sono stati 18 morti ogni centomila abitanti, a Codroipo 12,4. L'indice di lesività (ossia il rapporto fra il numero di feriti e la somma degli incidenti con lesioni, moltiplicato 100), se a Udine ha raggiunto 129,4, a Tolmezzo è balzato a 181,8 e a Gemona a 182,1. Rispetto al 2017, nel 2018 in regione gli incidenti sono diminuiti del 3,4 per cento (3.351 contro 3.468), come sono calati i feriti (del 3 per cento), ma purtroppo le vittime della strada sono aumentate dell'11,6 per cento (77 contro 69), in controtendenza rispetto alle percentuali nazionali, che vedono un decremento per tutte e tre le voci. In provincia di Udine l'anno scorso si sono contati 1.190 incidenti con 38 morti e 1.703 feriti, mentre nel 2017 i dati erano stati, rispettivamente, di 1.249, 34 e 1.773. Nel confronto con il 2017, purtroppo, anche la nostra provincia ha visto un aumento del 4 per cento dei decessi sulla strada, mentre rispetto al 2010 si è registrato un calo del 34,5 per cento.
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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