«Migranti, stop al flusso dalla Bosnia con più controlli»

Domenica 22 Settembre 2019
PROFUGHI
UDINE Stop al flusso di migranti dalla Bosnia verso l'Italia, con un potenziamento dei controlli, intervenendo sulla Croazia e sulla Bosnia. L'assessore regionale Pierpaolo Roberti ventila anche l'ipotesi di un eventuale rischio sanitario, visto che «Afghanistan e Pakistan sono gli unici Paesi dove persistono focolai di poliomielite».
APPELLO
«Chiediamo ai ministri degli Esteri e dell'Interno di attivarsi immediatamente per bloccare il flusso di migranti dalla Bosnia verso l'Italia, intervenendo sulla Croazia affinché intensifichi i controlli e sulla Slovenia al fine di rinnovare l'accordo bilaterale, in scadenza il prossimo 30 settembre, consentendo così di proseguire e auspicabilmente implementare le pattuglie miste italo-slovene istituite dal precedente Governo che, nell'arco di alcuni mesi, hanno contribuito a ridurre le presenze sul territorio del 40 per cento», dice Roberti, sottolineando quanto sia «presumibile che l'imminente peggioramento delle condizioni meteorologiche induca le migliaia di clandestini presenti nei campi della Bosnia a forzare i controlli e provare a varcare i confini in direzione dell'Italia, attraverso le frontiere del Friuli Venezia Giulia, per evitare di rimanere bloccati dove si trovano ora dall'arrivo dell'inverno». «È noto - sostiene Roberti - che buona parte dei clandestini che giungono alle porte della nostra regione provengono da Afghanistan e Pakistan, in pratica gli unici due Paesi al mondo dove non sono stati ancora debellati i focolai della poliomielite. Evidente, quindi, che questo possibile ulteriore rischio debba rappresentare per il Governo una spinta fondamentale ad agire con fermezza al fine di garantire prevenzione e protezione sanitaria a tutti i cittadini».
Roberti, tuttavia, tiene a rammentare che «nel corso dell'ultimo anno si è lavorato molto, con ottimi risultati, per contenere e ridurre gli ingressi. Ora non dobbiamo permettere che il nostro territorio torni a essere un immenso campo profughi a causa di una visione nazionale opposta sul tema immigrazione clandestina». Le affermazioni di Roberti arrivano il giorno dopo la presa di posizione del presidente del consiglio regionale Piero Mauro Zanin che, nel corso della giornata di studio al consiglio del Lazio nel corso della Conferenza delle assemblee legislative regionali europee, ha ribadito la necesstà di modificare il regolamento di Dublino.
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