LA SOLIDARIETÀ
PORDENONE Solidarietà nei confronti del sindaco Ciriani è stata espressa da tutte le forze politiche. Tra i primi a muoversi il Pd. «La federazione di Pordenone è unanime nell'esprimere forte condanna al gesto compiuto. Il nostro essere antifascisti ha come presupposto il rifiuto di ogni espressione e gesto che siano ispirati o inducano anche minimamente a odio e violenza e che si spingano a violare proprietà e libertà personali, al di fuori dai canoni del corretto dibattito politico». Sono il segretario provinciale Giorgio Zanin e la presidente dell'assemblea provinciale Gloria Favret a prendere le distanze dal gesto compiuto da ignoti, che si inquadra nell'annunciata mancata partecipazione del sindaco alle celebrazioni del centenario delle Barricate antifasciste di Torre. Il consigliere regionale ed ex sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, ha parlato di «atti o attacchi compiuti dietro l'anonimato», che vanno «in ogni caso respinti, ancor più se invadono la sfera privata e familiare, seppur di un personaggio pubblico. Al sindaco Ciriani e alla sua famiglia esprimo dunque la mia solidarietà per l'inaccettabile invasione da parte di ignoti, subita con l'affissione di uno striscione fuori casa». Solidarietà al sindaco Ciriani e alla sua famiglia è stata espressa anche da Renzo Liva, della segreteria regionale del Pd.
Parole forti sono arrivate dalla civica Il bene comune, che alle prossime elezioni amministrative sosterrà il candidato sindaco Gianni Zanolin. «Tutte le forme che si discostano dal dialogo aperto e civile sono forme di fascismo. Il sindaco Ciriani ha fatto portare via le coperte ai migranti? Ha ridotto i tempi di intervento dell'opposizione in Consiglio? Si è sottratto al dialogo con cittadini? Ha misconosciuto il valore antifascista della Costituzione, figlia della Resistenza? Sì. Ha fatto tutte queste cose. Siamo però contrari ad ogni forma di aggressione a spazi personali e alla vita privata, che per di più coinvolgono anche persone estranee e minori».
Tutto schierato il centrodestra a fianco del sindaco. Desideriamo esprimere solidarietà al sindaco di Pordenone e alla sua famiglia per l'ignobile messaggio minatorio - diono da Fratelli d'Italia - Questa è anche la dimostrazione di come una certa Sinistra interpreti il concetto di libertà e di democrazia». Un atto inaccettabile di inciviltà dicono dalla Lega - che ben qualifica coloro che hanno agito di nascosto magari nel goffo tentativo di intimidire il sindaco di Pordenone a ridosso delle elezioni. Massima solidarietà al sindaco Alessandro Ciriani - afferma Dusy Marcolin, presidente pari opportunità - per l'ignobile gesto che ha subito presso la propria abitazione». Solidarietà a Ciriani anche da parte del consigliere regionale Emanuele Zanon del Movimento Regione Futura e Alberto Santarossa (Autonomia responsabile).
Al.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Solidarietà nei confronti del sindaco Ciriani è stata espressa da tutte le forze politiche. Tra i primi a muoversi il Pd. «La federazione di Pordenone è unanime nell'esprimere forte condanna al gesto compiuto. Il nostro essere antifascisti ha come presupposto il rifiuto di ogni espressione e gesto che siano ispirati o inducano anche minimamente a odio e violenza e che si spingano a violare proprietà e libertà personali, al di fuori dai canoni del corretto dibattito politico». Sono il segretario provinciale Giorgio Zanin e la presidente dell'assemblea provinciale Gloria Favret a prendere le distanze dal gesto compiuto da ignoti, che si inquadra nell'annunciata mancata partecipazione del sindaco alle celebrazioni del centenario delle Barricate antifasciste di Torre. Il consigliere regionale ed ex sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, ha parlato di «atti o attacchi compiuti dietro l'anonimato», che vanno «in ogni caso respinti, ancor più se invadono la sfera privata e familiare, seppur di un personaggio pubblico. Al sindaco Ciriani e alla sua famiglia esprimo dunque la mia solidarietà per l'inaccettabile invasione da parte di ignoti, subita con l'affissione di uno striscione fuori casa». Solidarietà al sindaco Ciriani e alla sua famiglia è stata espressa anche da Renzo Liva, della segreteria regionale del Pd.
Parole forti sono arrivate dalla civica Il bene comune, che alle prossime elezioni amministrative sosterrà il candidato sindaco Gianni Zanolin. «Tutte le forme che si discostano dal dialogo aperto e civile sono forme di fascismo. Il sindaco Ciriani ha fatto portare via le coperte ai migranti? Ha ridotto i tempi di intervento dell'opposizione in Consiglio? Si è sottratto al dialogo con cittadini? Ha misconosciuto il valore antifascista della Costituzione, figlia della Resistenza? Sì. Ha fatto tutte queste cose. Siamo però contrari ad ogni forma di aggressione a spazi personali e alla vita privata, che per di più coinvolgono anche persone estranee e minori».
Tutto schierato il centrodestra a fianco del sindaco. Desideriamo esprimere solidarietà al sindaco di Pordenone e alla sua famiglia per l'ignobile messaggio minatorio - diono da Fratelli d'Italia - Questa è anche la dimostrazione di come una certa Sinistra interpreti il concetto di libertà e di democrazia». Un atto inaccettabile di inciviltà dicono dalla Lega - che ben qualifica coloro che hanno agito di nascosto magari nel goffo tentativo di intimidire il sindaco di Pordenone a ridosso delle elezioni. Massima solidarietà al sindaco Alessandro Ciriani - afferma Dusy Marcolin, presidente pari opportunità - per l'ignobile gesto che ha subito presso la propria abitazione». Solidarietà a Ciriani anche da parte del consigliere regionale Emanuele Zanon del Movimento Regione Futura e Alberto Santarossa (Autonomia responsabile).
Al.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
