LA SITUAZIONE
UDINE (cdm) Mascherine, visiere, guanti, camici. Le armi di medici

Venerdì 27 Marzo 2020
LA SITUAZIONE
UDINE (cdm) Mascherine, visiere, guanti, camici. Le armi di medici e infermieri per proteggersi dal virus. Ma è proprio intorno a questi dispositivi che si accende la polemica politica.
A dare il la con un video pubblicato mercoledì sera, con la sua operazione verità ( «Il Pd tenta di scaricare sulla Regione le responsabilità del governo») era stato il governatore Massimiliano Fedriga, secondo cui accusare il Fvg di non approvvigionarsi di dispositivi sarebbe «una speculazione indegna. I nostri professionisti stanno facendo il possibile. Se Roma non ci manda il materiale non si può accusarli di non fare il loro mestiere. Stanno facendo più del dovuto». E via con la lista. «Abbiamo chiesto 660mila camici impermeabili e ne sono arrivati zero. Abbiamo chiesto 1,496 milioni di mascherine chirurgiche e ne sono arrivate 124mila, dovrebbero arrivarne altre 32.500 ma ne mancano 1,338 milioni». Idem per le FFp2 («Chieste 110mila, arrivate 33.380, dovrebbero arrivarne 26.144») e per le Ffp3 («Chieste 110mila, arrivate zero»). Per fortuna, ha aggiunto, «come Fvg siamo andati avanti cercando per vie parallele di acquisire il materiale sanitario, perché altrimenti ad oggi non avremmo più nulla».
Pur capendo le difficoltà di approvigionamento sul mercato internazionale, Fedriga non ha risparmiato affondi agli avversari politici. Ieri è arrivata la replica del Pd con Cristiano Shaurli: «Il Pd è consapevole del momento difficile, ha sempre tenuto un atteggiamento costruttivo e collaborativo. Abbiamo fatto proposte e indicato criticità che riguardano tutti, per risolverle o migliorarle. Fedriga reagisce in modo scomposto e come sempre scarica il barile delle difficoltà. Recuperi la compostezza, ricordi di essere presidente di una Regione, non segretario di un partito e, soprattutto in un momento come questo, ascolti: non solo l'opposizione, ma anche i sindacati e le associazioni». Shaurli lo ha invitato a darsi da fare per procurarsi il materiale, «per far scendere l'alta percentuale regionale di operatori contagiati, per coordinare i medici e uniformare gli interventi sul territorio e con i nostri sindaci».
IL QUADRO
Intanto, rallenta un po' la crescita dei casi positivi al virus, 84 in più, che portano il totale a 1.223 casi accertati. Altre due vittime in Fvg, che portano il totale dei morti a 72. A pagare il prezzo più alto in termini di vite umane è Trieste, con 42 decessi. A Udine le morti sono state in tutto 23, mentre a Pordenone i decessi salgono a sei; 54 i pazienti in terapia intensiva (erano 52 il giorno precedente), mentre in altri reparti sono ricoverate 212 persone. In isolamento domiciliare 688 persone.
A Lignano i casi positivi sono ormai sei, come riferito dallo stesso sindaco Luca Fanotto, «uno in più rispetto a cinque giorni fa. Quattro persone si trovano in ospedale, con condizioni diversificate da paziente a paziente. Siamo in contatto con i sanitari. Altri due pazienti sono in quarantena obbligatoria a casa. Per tutti i familiari è stato disposto l'isolamento volontario». Nuovi casi positivi al test anche a Castions di Strada, dove il sindaco Ivan Petrucco parla di 11 persone contagiate in isolamento, ma anche a Paularo e Tarvisio (vedi altro articolo). Primo caso a Paluzza.
SANITARI
Fortunatamente hanno dato esito negativo i tamponi fatti a 56 operatori della centrale Sores di Palmanova dopo che una dipendente, della provincia di Udine, attiva anche nell'ambito del servizio di elisoccorso, era risultata positiva al Covid-19. In corso di svolgimento i tamponi per il personale del Nue. A porre l'accento sul rischio che corrono medici e infermieri in prima linea è anche Laura Stabile, senatrice di Fi, che cita dati dell'Istituto superiore di sanità (del 23 marzo), secondo cui ci sarebbero «82 operatori sanitari infettati, su 735 infezioni diagnosticate, l'11,1%». Stabile parla di «dati imprecisi e in continuo aggiornamento, ma la percentuale risulta in ogni caso rilevante: la Lombardia arriva al 13,7% ma il Veneto vede infettati appena l'l,3% degli operatori e in Emilia Romagna la percentuale è del 6,3%,in Liguria del 4,8%».
Commenta la deputata Sabrina De Carlo (M5S): «Era prevedibile che dove si combatte il virus con maggiore intensità avremmo registrato un numero significativo di contagi fra gli operatori. È stata la prima preoccupazione del Governo dotare gli operatori di misure di sicurezza. Circa 80mila mascherine sono già arrivate sul territorio e il materiale è in continuo aggiornamento. È una priorità e un dovere morale tutelare chi si sta battendo in prima linea».
MASCHERINE
Mascherine lavabili per tutti i cittadini: al via la prima tranche. «La capacità produttiva che siamo riusciti a mettere in campo - ha spiegato Riccardi - è di 20mila mascherine al giorno». Intanto, sono arrivati dalla gestione commissariale tre respiratori, «parte di una dotazione importante, che la gestione commissariale ci ha promesso da giorni e che ci auguriamo venga completata al più presto». L'altra notte a Palmanova «sono arrivate 18.800 mascherine Ffp2 e 3.120 Ffp3, assieme a un carico di 1.500 tute protettive, 500 cuffie e altrettanti guanti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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