Il Consiglio comunale dice sì alla creazione di una sala, all'interno di Palazzo

Mercoledì 24 Febbraio 2021
Il Consiglio comunale dice sì alla creazione di una sala, all'interno di Palazzo D'Aronco, per consentire alle mamme di allattare i bimbi e di cambiargli i pannolini. La mozione, proposta dalla capogruppo del M5S, Maria Rosaria Capozzi è stata approvata quasi all'unanimità (unico voto no, quello del sindaco Pietro Fontanini che però ha spiegato che si è trattato di un errore nello schiacciare il pulsante): «La maggior parte degli esercizi pubblici del centro ha commentato la consigliera - non sono provvisti di servizi igienici adatti alle famiglie con neonati, il che penalizza il diritto anche dei genitori con figli neonati o molto piccoli di uscire tranquillamente e vivere la propria città senza temere le difficoltà logistiche che si incontrano, talvolta, per provvedere alle necessità dei bambini piccoli. Per queste ragioni ho chiesto al sindaco e alla giunta l'impegno ad individuare e dedicare all'interno del Comune di Udine una piccola stanza aperta al pubblico, adeguatamente segnalata, con la funzione di consentire l'accudimento dei più piccoli, facendo cosi del centro di Udine sia uno spazio a misura di mamme e bambini, sia un esempio promotore di sensibilità collettiva sui temi della maternità e della cura dei più piccoli».
Dal canto suo l'assessore alle pari opportunità Elisa Asia Battaglia, che ha sostenuto la mozione, ha specificato che un piccolo spazio per le mamme che vogliono allattare al seno è già presente all'interno della Ludoteca.
L'assemblea ha anche approvato la mozione di Marco Valentini (Ar) per la valorizzazione di un percorso di circa 6 km lungo il tratto della roggia di Udine e del canale Castions, con la creazione di un anello, da piazzale Cella al confine con Basaldella, sviluppato in 12 tappe, ovvero i siti dove sorgevano opifici mossi da energia elettrica, come la centralina del Malignani in via Pozzuolo, il Mulino della Riva in via Basaldella (il primo in città) o il lanificio Radina in via Agrigento, dove era in progetto il porto fluviale mai realizzato.
Al.Pi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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