IL CASO
RAVASCLETTO Tanta paura ma alla fine pericolo scampato sulle nevi dello

Domenica 24 Gennaio 2021
IL CASO RAVASCLETTO Tanta paura ma alla fine pericolo scampato sulle nevi dello
IL CASO
RAVASCLETTO Tanta paura ma alla fine pericolo scampato sulle nevi dello Zoncolan nella giornata di ieri a causa di una valanga di ingenti dimensioni che si è staccata dal crinale del monte lungo il versante di Ravascletto. Fortunatamente in quel momento lungo il canalone del Gjalinâr, utilizzato solitamente come pista di rientro a valle dalla vetta del monte, non si trovava nessun scialpinista.
L'ALLARME
Si era infatti temuto il peggio perché anche ieri, nonostante l'allerta meteo diramata dalla protezione civile e il rischio forte per i distacchi in quota segnalati dal bollettino regionale, molte persone avevano risalito la montagna per una escursione. L'allarme è scattato poco dopo le 12.30 quando su richiesta della Sores (Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria): sei vigili del fuoco abilitati al soccorso su neve e valanghe sono stati chiamati ad intervenire assieme al personale del soccorso alpino, per una slavina che si era sviluppata su un fronte di circa 70 metri. Le squadre del Cnsas della stazione di Forni Avoltri, assieme a due unità cinofile da valanga, i soccorritori della Guardia di finanza e del Nucleo speleo alpino fluviale dei vigili del fuoco, quarantacinque uomini in tutto, hanno operato per diverse ore alla ricerca di eventuali persone sotto la neve, alla luce del fatto che nei pressi dell'area interessata erano state riscontrate tracce fresche di passaggi con gli sci. Grazie alla disponibilità dei tecnici della società che gestisce gli impianti di risalita regionali Promoturismo Fvg, si è utilizzato la funivia che da Ravascletto sale verso lo Zoncolan solitamente chiusa in questo periodo in quanto permane lo stop alla fruizione degli impianti di risalita che è stata aperta e messa a disposizione per accelerare le operazioni. Si è poi provveduto successivamente a bonificare l'area - un canale di discesa fuoripista che si innesta poi alla pista battuta, poco sopra la stazione intermedia della funivia - dove si era sviluppato il fronte valanghivo per un centinaio di metri di lunghezza, non senza difficoltà viste le proibitive condizioni meteo e la scarsa visibilità.
IL CNSAS
«Parallelamente ha spiegato Francesco Candoni, caposquadra del Cnsas di Forni Avoltri che ha coordinato le operazioni - si è cercato di rintracciare tutti i proprietari delle vetture che erano parcheggiate alla partenza degli impianti e nelle aree limitrofe, così da avere la controprova che non ci fosse nessuno sotto la neve. I riscontri sono stati positivi da parte di tutti gli interessati che nel frattempo erano rientrati alla base sani e salvi». A seguire le operazioni, in stretto contatto con i soccorritori, il sindaco di Ravascletto, Ermes De Crignis: «Per sicurezza - ha spiegato il primo cittadino a fine giornata abbiamo monitorato l'area interessata con tutti i mezzi a nostra disposizione, arva e anche sonde, e questo per escludere l'eventuale presenza di persone sotto la valanga, che potrebbe essere sfuggita ai soccorritori. Non essendo aperti gli impianti, la pista, in questo periodo, non è monitorata e pertanto non possiamo sapere se ci sono stati eventuali accessi. Rimane l'invito accorato a tutti gli amanti della montagna a rispettare i bollettini che sconsigliano fortemente in questo periodo la frequentazione delle zone alpine, soggette al rischio forte di distacchi in quota a causa del nuovo manto nevoso accumulatosi sopra il precedente (sono già caduti da 20 a 55 centimetri di nuova neve in quota)». Allerta valanghe che è stata ribadita anche da un nuovo bollettino della Protezione civile regionale con scadenza lunedì.
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