Dolomiti friulane Il parco dimentica il disastro di Vaia

Giovedì 24 Ottobre 2019
Dolomiti friulane Il parco dimentica il disastro di Vaia
CIMOLAIS
Il territorio del Parco naturale delle Dolomiti friulane, che un anno fa è stato colpito dalla tempesta Vaia, si è rimboccato le maniche e oggi saluta con soddisfazione la sistemazione di buona parte dei danni. «Per rilanciare il nostro ruolo sarà fondamentale che il Parco entri a far parte di tutti i tavoli di discussione - ha fatto sapere il presidente Gianandrea Grava - Nel frattempo salutiamo con soddisfazione le novità che riguardano il personale: finalmente vediamo concretizzati gli sforzi profusi nell'ultimo anno, con uno spazio occupazionale ottenuto con la recente legge regionale che permetterà dopo anni di procedere con un'assunzione entro qualche mese. Molte e concrete sono le speranze anche per il futuro, con l'obiettivo di stabilizzare progressivamente il precariato. Ottime news riguardano anche il marchio del Parco: abbiamo previsto un aumento dei fondi per incentivare e favorire le realtà locali titolari di questo brand sempre più prestigioso. Quanto al Regolamento del Parco, ha superato il vaglio della Regione - spiega il presidente - consentirà di favorire i residenti con previsione di incentivi ad esempio per gli sfalci. Sotto il profilo della promozione potremo utilizzare i fondi dei bandi di Montagna Leader ai quali abbiamo aderito. Per quanto concerne la Forra del Cellina, abbiamo registrato uno straordinario aumento dei visitatori che ha prodotto anche lusinghiere nuove entrate in bilancio». Significativi cambiamenti anche per il Vajont: su pressione dell'ente, è al vaglio dell'Enel un progetto per il rinnovo dell'accesso al coronamento della diga, con previsione di installazione dei tornelli all'ingresso; approvate anche le convenzioni con la Fondazione Vajont. «Da ultimo voglio citare la sponsorizzazione con acqua Dolomia, che ha appena toccato la quota record di 100 milioni di bottiglie all'anno, che consentirebbe al Parco di realizzare eventi e strutture promozionali sul territorio».
E.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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