Casa Cavazzini prende forma Il piano per metterla a norma

Martedì 21 Maggio 2019
Casa Cavazzini prende forma Il piano per metterla a norma
CASA CAVAZZINI
UDINE Spazi per le grandi mostre al secondo piano; un ascensore esterno per i visitatori e per spostare le opere; una nuova biglietteria e sistemi di climatizzazione e illuminazione più efficienti per proteggere e valorizzare i quadri: cambierà così Casa Cavazzini, attuale Museo di Arte Moderna, che Palazzo D'Aronco vuole sfruttare come sede per le esposizioni internazionali di grande richiamo, sulla scia di quanto fatto a Vicenza e Treviso.
IL PIANO
Ieri, la giunta Fontanini ha infatti approvato il piano per l'adeguamento della struttura, piano che traccia la strada per la progettazione definitiva (per cui ora si andrà a gara). Il costo complessivo dell'intervento ammonta a 1,24 milioni di euro (di cui 1 stanziato ad hoc dalla Regione Fvg) e il Comune ha già avviato la collaborazione, per una analisi congiunta degli interventi, con la Soprintendenza il cui parere sarà vincolante. Il tempo di realizzazione dell'intervento è di 240 giorni e la nuova Casa Cavazzini sarà quindi pronta per l'autunno del 2020, quando Udine ospiterà una grande mostra sull'Impressionismo.
IL PROGETTO
Allo stato attuale, il Museo di Arte Moderna non ha i requisiti minimi previsti dalla direttiva ministeriale del febbraio 2018 per poter ospitare le grandi esposizioni internazionali; in particolare, per garantire la sicurezza e la manutenzione delle tele, servono impianti nuovi di climatizzazione (per assicurare la temperature e l'umidità ideali), sicurezza e illuminazione. A redarre il piano che identifica i lavori da fare sono stati due studi veneti: Abbiamo dato l'incarico a dei tecnici specializzati nel settore ha spiegato il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Loris Michelini -, perché ci fornissero i termini dei lavori da fare per poter allestire questo tipo di mostre. Chi, successivamente, farà il progetto definitivo, saprà già come procedere. Il progetto deliberato dalla giunta prevede che al secondo piano saranno ospitate le mostre temporanee, al piano terra e al primo, invece, troveranno spazio le esposizioni permanenti. Al piano terra ci saranno inoltre i nuovi servizi di biglietteria, la control room, il guardaroba e il bookshop. Saranno installati un nuovo impianto di climatizzazione close-control, un impianto illuminotecnico a led con sistema Dali e tunable white, nonché un nuovo ascensore esterno, posizionato nella corte a nord dell'edificio, che collegherà i tre piani del museo e migliorerà la gestione dei flussi di visitatori e la movimentazione delle opere. Gli elementi di arredo e le pareti divisorie saranno modulari mentre gli spazi espositivi del secondo piano funzioneranno come scatola nella scatola, soluzione ottimale in termini di sicurezza e funzionalità.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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