Carta servizi, un rebus per 15mila

Lunedì 20 Maggio 2019
Carta servizi, un rebus per 15mila
L'ANALISI
UDINE «Uno dei temi più complessi da risolvere è la mancata comunicazione delle attività in progetto a capo delle singole direzioni». È quanto mette a fuoco il Piano di comunicazione della Regione per gli anni 2019-2023 varato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi con l'obiettivo di rendere sempre più immediato ed efficace il rapporto con il territorio del Friuli Venezia Giulia in tutte le sue articolazioni: dagli enti locali ai cittadini al mondo produttivo e dei servizi. Un documento di 64 pagine in cui si fa una fotografia dell'esistente cioè gli strumenti di comunicazione regionale attivi e il loro grado di utilizzo e di fruizione e si prospetta l'avvenire a partire dalle criticità registrate. A evidenziarle è soprattutto l'attività connessa agli Uffici relazioni con il pubblico - aperti a Trieste, Gorizia, Udine, Pordenone e Tolmezzo e i reclami che essi debbono gestire. È dall'analisi di questa attività che emerge la «poca tempestività delle direzioni centrali nel comunicare agli Urp le novità poste in itinere e l'impossibilità di utilizzare le deleghe per l'utilizzo della Crs», cioè la Carta regionale dei servizi.
LA CARTA
È a questa Carta che consente di accedere in modo più veloce e facile a tutti i servizi online messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni della Regione che attengono le maggiori richieste arrivate nel 2018 (14.920), la maggior parte risolte a sportello. Altre 1.191 domande si sono concentrate sulle cosiddette «attività istituzionali», un capitolo che raggruppa richiese di informazioni su convegni, atti, funzionalità della pagina regionale web e patrocini. Altre 1.065 domande attenevano il comparto «Istruzione», cioè informazioni riguardo ad assegni di studio, trasporto scolastico, acquisto libri. Agli Urp regionali sono arrivate, inoltre, 931 richieste relative alle politiche sociali, 403 per la salute, 292 per la casa. Significativi anche i contatti 343 per avere recapiti telefonici e indirizzi. Sebbene le richieste in ambito socio-sanitario non siano state le più numerose arrivate agli Urp, è da quest'area che arrivano più reclami: 117 per le politiche sociali e 22 per la salute su 186 complessivi. «La gestione dei reclami sostiene il Piano - comporta un indice di difficoltà superiore poiché riguarda molto spesso attività connesse anche ad altre realtà non direttamente dipendenti dall'amministrazione regionale». A fronte di questo stato, Piano riconosce che «gli Urp necessitano di implementare il personale in dotazione ai singoli sportelli del territorio, anche per poter aumentare gli orari di apertura e accontentare i fabbisogni dell'utenza, ammodernare la strumentazione in dotazione». Tra gli obiettivi strategici individuati, inoltre, si evidenzia la necessità di «fornire supporto alle direzioni centrali dell'amministrazione nel portare a conoscenza dell'utente finale le attività proposte». A esempio, con «la direzione centrale ambiente ed energia la concessione di contributi per lo smaltimento dell'amianto, con la direzione lavoro i contributi per l'acquisto di libri e agevolazioni per studenti». Si dice, inoltre, che «menzione particolare» merita «il supporto da fornire alla direzione salute e politiche sociali, a Insiel e all'Azienda sanitaria universitaria di Trieste per l'avvio e l'illustrazione del fascicolo sanitario elettronico». A guidare e monitorare la nuova era comunicativa sarà una costituenda Commissione comunicazione interna, che si riunirà una volta al mese. Prevista, inoltre, una campagna di formazione e specializzazione di tutti coloro che nelle diverse direzioni si occupano di comunicazione. «I benefici» di tale iniziativa, conclude il Piano, «superano decisamente i costi».
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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