Capannone in fiamme, l'ombra del dolo

Venerdì 15 Gennaio 2021
Capannone in fiamme, l'ombra del dolo
IL CASO
MARTIGNACCO C'è il dolo all'origine del rogo che la scorsa notte ha gettato nel panico la corte di via Borgo Pedrussi, in comune di Martignacco. L'incendio è scoppiato intorno alle 2.00 in un capannone a uso agricolo nella frazione di Torreano. Le fiamme hanno avvolto velocemente la struttura che conteneva anche dei trattori e altri arnesi utili per lavorare la terra. A fuoco anche della auto parcheggiate nelle vicinanze. Da quanto si è potuto apprendere, una persona è rimasta ferita ed è stata trasportata in ospedale per le cure e gli accertamenti del caso. Si tratta di un uomo trovato a poca distanza dal luogo in cui sono divampate le fiamme. Da una prima ricostruzione si tratterebbe di un incendio di natura dolosa, visto il ritrovamento di alcuni elementi che ora necessitano di indagini approfondite da parte dei carabinieri della Compagnia di Udine. Sul posto cinque squadre di vigili del fuoco del Comando di Udine e i volontari del distaccamento di San Daniele. In relazione all'episodio i carabinieri di Martignacco hanno denunciato per le ipotesi di reato di violazione di domicilio, danneggiamento e incendio un 62enne che abita in paese. Si tratta di un parente della famiglia che risiede nelle abitazioni adiacenti al deposito andato a fuoco. L'uomo è stato rintracciato nella notte dai militari (il primo intervento è stato effettuato da una pattuglia di Remanzacco) a poca distanza dai casali in questione. Era ferito a braccia e gambe. È stato subito raggiunto da un'ambulanza del 118 e accompagnato al pronto soccorso. Qui il 62enne è stato curato per lesioni non gravi che, secondo i medici, dovrebbero guarire in una quindicina di giorni. I carabinieri di Martignacco sono al lavoro per fare luce sulle motivazioni del gesto che, stando ai primi accertamenti, sembra riconducibile a questioni familiari. Le persone danneggiate hanno formalizzato una denuncia. Gli investigatori, che tra l'altro hanno recuperato una tanica e un utensile tipo tronchese, hanno sequestrato l'area e alcuni materiali per poter effettuare ulteriori verifiche.
UDINE
Gli agenti della Questura di Udine hanno arrestato il 12 gennaio un cittadino della Guinea Bissau per resistenza a pubblico ufficiale. Poco dopo le 20, una Volante in transito lungo viale Trieste è stata fermata dal conducente di un autobus, costretto a fermare il mezzo in quanto un passeggero molesto aveva dato in escandescenze e continuava a inveire contro gli altri passeggeri, una decina in tutto. L'uomo, un 38enne irregolare sul territorio nazionale e senza fissa dimora, è stato invitato dagli agenti a calmarsi e a indossare una mascherina, visto che era privo di qualsiasi tipo di protezione delle vie respiratorie, ma invano; il passeggero, infatti, si è scagliato contro un poliziotto e l'ha colpito al viso, ha preso a pugni un corrimano e poi si è seduto. Gli agenti sono riusciti a farlo scendere dal mezzo, immobilizzarlo e a condurlo in Questura, dove è stato anche denunciato per interruzione di pubblico servizio, danneggiamento di una catenella e un divisorio dell'autobus e per inottemperanza all'ordine del Questore di abbandonare il territorio nazionale, nonché sanzionato per ubriachezza e mancato rispetto delle norme anticovid. Mercoledì il Gip ha convalidato la misura.
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