Bracconaggio, un maxi sequestro

Venerdì 6 Dicembre 2019
Bracconaggio, un maxi sequestro
LA VICENDA
UDINE Undici persone denunciate e un totale di 342 uccelli vivi e circa 300 impagliati sequestrati. Questo il bilancio dell'operazione Valli in gabbia durata quattro mesi e condotta dal Corpo forestale regionale, coordinata dal Nucleo operativo per l'attività di vigilanza ambientale (Noava) che ha permesso di sventare un traffico di uccellaggione abusiva condotta tra Attimis e Faedis da un bracconiere dedito alla caccia di fauna selvatica, in particolare uccelli, a fini illeciti. Gli esiti dell'operazione sono stati presentati ieri a Udine dal responsabile del Noava, l'ispettore Claudio Freddi, e dal direttore regionale Risorse forestali, Adolfo Faidiga. L'operazione è stata conclusa all'alba del 29 novembre con la denuncia dell'uomo, un sessantenne friulano, e di altre dieci persone a cui erano destinati gli uccelli catturati. Inoltre, sono stati sequestrati 63 reti da uccellagione, 86 trappole per uccelli o animali, 46 panie invischiate, 342 uccelli vivi, circa 3 chili di uccelli congelati, 286 uccelli impagliati, 351 anelli per avifauna, 9 trasportini per uccelli, 97 gabbie per uccelli, 1 fucile calibro 20, 6 richiami acustici elettronici, 6 telefoni cellulari, 10 agende con appunti, 2 radio ricetrasmittenti, 6 trofei ungulato naturalizzati e molti altri materiali ricollegabili all'illecita cattura di uccelli e fauna. Sono stati sequestrati anche 9 contenitori con circa 120-140 litri di distillato alcolico e un set per distillazione, utilizzati per la produzione abusiva di distillati. Tra il materiale sequestrato anche centinaia di anelli utilizzati per essere apposti alla zampa degli animali.
LE INDAGINI
Questa attività - ha sottolineato l'ispettore Freddi - non era svolta per mera finalità di caccia ma per fini economici. Il traffico degli animali si sviluppa ben al di fuori della regione ed è una forma molto diffusa di bracconaggio. Un esemplare di cesena, ad esempio, può valere 50 euro come richiamo vivo, un uccello già addestrato al richiamo può valere diverse centinaia di euro. Gli esemplari rari possono valere fino a decine di migliaia di euro. Gli uccelli congelati erano invece diretti al consumo in ristoranti fuori regione. Di risultati eccezionali ha parlato il direttore regionale Risorse forestali, Adolfo Faidiga, ricordando l'impegno del corpo forestale anche in altre attività a difesa dell'ambiente, quale il rilevamento di siti inquinati, discariche abusive e illeciti contro il patrimonio naturalistico. Alle operazioni hanno partecipato i Carabinieri di Faedis, le stazioni forestali di Barcis, Cervignano, Cividale del Friuli, Claut, Coseano, Duino Aurisina, Forni Avoltri, Gemona del Friuli, Gorizia, Maniago, Moggio Udinese, Monfalcone, Pinzano al tagliamento, Polcenigo, Pontebba, Resia, Tarcento, Tolmezzo, Trieste e Villa Santina, intervenuti perquisendo le abitazioni e i locali delle persone indagate, così come disposto dal sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Udine, Paola De Franceschi, che coordina l'attività di indagine.
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