Tensioni in Forza Italia Calò tentato da Lorenzoni

Domenica 9 Agosto 2020
POLITICA
TREVISO Due settimana alla consegna delle liste e il panorama dei candidati trevigiani è ancora in piena ebollizione. Se il Pd ha risolto tutti i suoi dubbi, e infatti i suoi candidati sono partiti a spron battuto per una campagna elettorale iper compressa tra incontri con mascherina annessa e un grande utilizzo dei social, nel centrodestra tante partite sono ancora aperte. Soprattutto sul fronte leghista dove i nomi che girano sono molti e, ogni giorno che passa, cambiano lista e simbolo.
IL CARROCCIO
A oggi, in base alle disposizioni dettate da Matteo Salvini in persona, tutti gli assessori della giunta regionale e il capogruppo devono per forza entrare nella lista della Lega. Per Treviso significa che Federico Caner, assessore al Turismo da sempre dato in lista Zaia, dovrà correre sotto il simbolo del Carroccio accanto a Riccardo Barbisan. In pratica uno scontro fratricida tra due candidati forti, espressione della città e che pescano nello stesso bacino di voti. Nella Lega dovrebbero esserci anche Clauda Tronchin, altro nome cittadino, Roberto Bet, Mauro Dal Zilio, Gianpiero Possamai, l'ex candidata sindaco di Preganziol Valeria Salvati e il sindaco uscente di Arcande Domenico Presti. La Lista Zaia invece prevede gli uscenti Silvia Rizzotto, Sonia Brescacin, Alberto Villanova e Nazzaereno Gerolimetto. A questi si stanno aggiungendo il sindaco di Montebelluna Marzio Favero, l'ex sindaco di Motta Paolo Speranzon, il sindaco di Vedelago Cristina Andretta e Paolo Mares. Ma di sicuro non è finita qui e tante cose possono ancora cambiare. Se poi ci sarà anche la lista amministratori si danno i nomi dell'ex sindaco di Conegliano Alberto Maniero, Giovanni Azzolini e il consigliere regionale uscente Pietro Della Libera.
FORZA ITALIA
Anche gli azzurri sono in piena fase di elaborazione della lista. E gli attriti non mancano. A qualcuno, per esempio, non è piaciuto vedere già i manifesti elettorali, di grandi proporzioni e col simbolo di Forza Italia bene in evidenza, della coneglianese Alessia Rigatti. La critica: «I nomi non sono ancora ufficiali e già c'è chi è sicuro del posto in lista?». La spiegazione del coordinatore provinciale Fabio Chies: «Niente di strano, tutto quello che viene fatto è concordato e autorizzato dal direttivo regionale. La Rigatti è in lista che, tra le altre cose, è praticamente pronta e in settimana la ufficializzeremo. E poi trovo positivo questa voglia di correre e fare campagna elettorale. Mi pare che anche in altri partiti, come Fratelli d'Italia e Lega, le liste non siano ancora ufficiali eppure i candidati stiano già correndo alla luce del sole».
VENETO CHE VOGLIAMO
Nella civica che sosterrà il candidato di centrosinistra Arturo Lorenzoni potrebbe esserci una novità interessante: la presenza di Antonio Silvio Calò, bandiera dell'accoglienza diffusa, molto vicino a Lorenzoni che lo vuole assolutamente della partita. Sarebbe il valore aggiunto per una lista non ancora formata ma che già può contare sull'avvocato trevigiano ed ex consigliere comunale Sossio Vitale e sulla vittoriese Mirella Balliana. Ha ancora qualche possibilità di candidatura Luigi Calesso, che ha accompagnato Lorenzoni nel blitz tanto contestato dal sindaco Mario Conte davanti al centro d'accoglienza dell'ex caserma Serena. Altro possibile candidato è Carlo Casagrande, nome di un certo peso nel mondo del civismo trevigiano. Viene dato in quota Veneto che Vogliamo, ma non è detto che alla fine la sua collocazione sarà proprio questa. Potrebbe anche, a sorpresa, finirà in un'altra parte dello schieramento.
Paolo Calia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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