Rivoluzione al Piva: scalata del muro di San Vigilio e nuovo traguardo

Lunedì 11 Marzo 2019
Rivoluzione al Piva: scalata del muro di San Vigilio e nuovo traguardo
LA CLASSICA
FARRA DI SOLIGO (tr) Angelo Guizzo, il presidente dell'Ac Col San Martino quest'anno ne va orgoglioso. L'arrivo della 71. edizione del Trofeo Piva sarà finalmente a favore di telecamere e fotografi e non più in controluce. E così anche per il transito sulla salita di San Vigilio, che più che uno strappo sembra un ritorno alle prime edizioni del Trofeo Piva disputate a partire da 71 anni fa. Le buche non mancano ma il primo cittadino di Farra di Soligo ha promesso di tapparle con un po' di asfalto qualche giorno prima della gara, per motivi di sicurezza. Anche se, vista la presenza di una delegazione del consiglio della società organizzatrice alle Strade Bianche, dove si core su lunghi tratti di sterrato, se la salita di San Vigilio presenta delle buche, tutto fa spettacolo. Altro punto fermo della classica di primavera è la salita del Combai, salita per la quale il presidente Angelo Guizzo tiene a precisare: «Il Combai certamente tocca Guia, ma lo si percorre salendo da Col San Martino. Il Combai così si raggiunge direttamente dalla strada vecchia, detta del Bosco». Salite e strappi storici per una delle corse più belle in assoluto a livello internazionale per la categoria dei dilettanti Under 23. 71 anni di storia, 71 anni di ciclismo che ogni anno accolgono a Col San Martino il meglio delle due ruote internazionali, in una classica che ha visto sfrecciare sulle strade tra Farra di Soligo e Vidor i migliori corridori al mondo. Una di quelle corse che, anche solo salendo sul podio, vale una stagione intera e soprattutto vale un contratto tra i professionisti. Il Trofeo Piva è forse l'unica corsa al mondo che però non trova mai pace. Ogni anno il percorso viene variato, alla ricerca costante della perfezione e del tracciato perfetto, una volta su per il Follo, l'anno successivo a testa all'ingiù, oppure Santo Stefano una volta in discesa e poi in salita, il Combai da San Vigilio oppure dal Bosco. Una corsa in continuo fermento come in fermento il prosecco nelle botti delle cantine che si trovano sulle colline o lungo le strade percorse dalla gara e dai corridori. La 71. edizione del Trofeo Piva si disputerà quest'anno il 7 aprile, con partenza alle 12,30 dalla Mostra dei Vini nel cuore di Col San Martino. Gara internazionale per Under 23, 174,83 sono i chilometri totali, suddivisi in due giri iniziali di 45,56 km tra Guia, Campea, Miane, il Combai, il Follo, Colbertaldo e Col San Martino, poi cinque giri per un totale di 105,48 km di nuovo scalando il Combai e il Follo senza Campea e Miane e infine l'ultimo giro di 23,79 km con l'inedita accesa a san Vigilio, strappo del 20 % che fa male alle gambe e fa selezione, prima in salita poi in discesa, per arrivare dopo dopo un chilometri e mezzo al traguardo in picchiata. Un Trofeo Piva davvero rivoluzionario, destinato finalmente a ridurre all'osso i corridori al traguardo per far emergere atleti di valore. Abbandonata la formula dello scorso anno con alcuni giri sul Montello, celebrativi della Grande Guerra, con vittoria del cronoman Paolo Baccio, c'è insomma voglia di ritorno all'antico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci