TREVISO - (zan) Bocciato. Se nel 2014 era stato rimandato a settembre, quest'anno per i piccoli imprenditori trevigiani, il governo Renzi non raggiunge la sufficienza. Confartigianato della Marca ha ripetuto la pagella basata sulle dieci "materie" poste al premier in occasione della grande manifestazione nazionale a Roma, del febbraio dell'anno scorso. Voto complessivo: 5.
Molto negativi i giudizi su politica fiscale (3) e ambiente (2). Il primo, spiegano i responsabili dell'associazione, è dovuto ai troppi provvedimenti rimasti slogan, mentre sono state adottate misure che complicano la vita alle aziende. In tema di ambiente, il punto dolente è il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi: mai entrato in funzione, ma che le imprese sono obbligate a pagare. Male anche l'operato in tema di trasporti, semplificazione, legalità, credito. Il governo si salva su assesti istituzionali, internazionalizzazione ed energia. «I voti a Renzi non sono disfattismo né pessimismo - spiega il presidente Renzo Sartori -, ma un forte invito a fare meglio ad accelerare, ad andare avanti perchè il tempo stringe». «Le valutazioni sono basate su numeri, leggi approvate, costi generati per imprese, non su opinioni», nota il segretario Francesco Giacomin. Sette pieno, invece, su lavoro e occupazione, dove decontribuzione e Jobs Act vanno nella direzione auspicata dagli artigiani. Ma il voto migliore, il presidente del Consiglio, lo strappa in «capacità di promettere»: «un po' meno di convincere» chiosano alla Confartigianato.(((zanardom)))
Molto negativi i giudizi su politica fiscale (3) e ambiente (2). Il primo, spiegano i responsabili dell'associazione, è dovuto ai troppi provvedimenti rimasti slogan, mentre sono state adottate misure che complicano la vita alle aziende. In tema di ambiente, il punto dolente è il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi: mai entrato in funzione, ma che le imprese sono obbligate a pagare. Male anche l'operato in tema di trasporti, semplificazione, legalità, credito. Il governo si salva su assesti istituzionali, internazionalizzazione ed energia. «I voti a Renzi non sono disfattismo né pessimismo - spiega il presidente Renzo Sartori -, ma un forte invito a fare meglio ad accelerare, ad andare avanti perchè il tempo stringe». «Le valutazioni sono basate su numeri, leggi approvate, costi generati per imprese, non su opinioni», nota il segretario Francesco Giacomin. Sette pieno, invece, su lavoro e occupazione, dove decontribuzione e Jobs Act vanno nella direzione auspicata dagli artigiani. Ma il voto migliore, il presidente del Consiglio, lo strappa in «capacità di promettere»: «un po' meno di convincere» chiosano alla Confartigianato.
