Overdose d'eroina: caccia al pusher

Giovedì 22 Agosto 2019
Overdose d'eroina: caccia al pusher
L'INCHIESTA
TREVISO La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo sulla morte di un 29enne trevigiano, E.V., morto dopo 15 giorni di agonia in ospedale dov'era stato ricoverato lo scorso 3 agosto per una sospetta overdose da eroina. Il giovane era stato soccorso dalla fidanzata che, verso le otto di sera, lo aveva trovato a terra, privo di conoscenza, all'interno di un appartamento di via Pinelli. Il 29enne aveva assunto dello stupefacente. Forse, è quello che gli investigatori vogliono accertare, la famigerata eroina gialla che negli ultimi due anni ha mietuto decine di vittime in tutto il Nordest e che, stando agli ultimi riscontri, sarebbe tornata sulle piazze di spaccio fra Treviso e Mestre. Il 29enne potrebbe aver acquistato la partita di eroina proprio nel Veneziano, che frequentava non di rado. Ma, al momento, rimangono aperte diverse ipotesi sulle quali stanno lavorando i carabinieri della compagnia di Treviso, che stanno dando la caccia al pusher che ha venduto lo stupefacente letale al 29enne trevigiano.
L'AUTOPSIA
Ieri mattina la Procura, che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per il reato di morte in conseguenza di altro reato, ha conferito l'incarico per l'autopsia sul corpo del ragazzo. L'esito potrà chiarire l'esatta causa del decesso del giovane e, assieme agli esami tossicologici, determinare che tipo di sostanza abbia assunto. Gli investigatori, al momento, mantengono il massimo riserbo sulle attività in corso. Nelle scorse ore hanno ricostruito il mosaico di conoscenze e amicizie del 29enne e cercato di stabilire i suoi ultimi spostamenti, anche tramite il telefono cellulare del giovane. Il cerchio si stringe di ora in ora, e la speranza è che possa essere individuato il canale di approvvigionamento della partita di eroina che, stando alle prime ipotesi, avrebbe causato il malore che ha ridotto in fin di vita il giovane trevigiano, molto conosciuto in città e compianto, anche in rete, dai suoi tanti amici.
NUOVO ALLARME
L'ipotesi che si tratti di eroina gialla è più che fondato. Molto più potente dell'eroina comune, ha già causato il decesso di diversi giovani, lo scorso anno, anche nel Trevigiano. Sembrava che l'allarme fosse cessato nei mesi scorsi, ma pochi giorni fa i carabinieri hanno trovato all'interno di un appartamento di Mestre, a Carpenedo, mezzo etto di eroina con un principio attivo superiore a quella che circola normalmente nel mercato. Ancora una volta il circuito di commercializzazione della temibile sostanza era saldamente in mano ai nigeriani. Originari della Nigeria sono infatti i tre stranieri, di 31, 32 e 28 anni, arrestati per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti al termine del blitz dei carabinieri di Mestre. Oltre ai 50 grammi di eroina gialla, i militari hanno posto sotto sequestro 20 grammi di cocaina ed altri ancora di marijuana. Il trio, di fatto, serviva una clientela del tutto eterogenea, ma era l'eroina gialla la punta di diamante, quella che serviva a fidelizzare i nuovi clienti. Quelli almeno che riuscivano a sostenerne gli effetti devastanti. E sempre nigeriani, sono i due soggetti arrestati domenica scorsa all'aeroporto Canova di Treviso, due ovulatori, che imbarcatisi a Charleroi, in Belgio, avevano ingoiato più di trenta ovuli di eroina e cocaina, per un peso complessivo di oltre un chilo e mezzo di sostanza stupefacente.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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