Mascolo sorprende tutti: «Mi candido»

Venerdì 26 Gennaio 2018
Mascolo sorprende tutti: «Mi candido»
POLITICHE 2018
TREVISO «Se i migliori non si mettono in gioco e lasciano fare ai peggiori, allora poi non si può brontolare. Se ci mettessimo tutti un po' più di impegno questo Paese potrebbe essere molto migliore». Angelo Mascolo, 65enne giudice in servizio al Tribunale di Treviso, spiega così la decisione di candidarsi alla Camera nelle prossime elezioni politiche del 4 marzo. Sarà in lista con la cosiddetta quarta gamba del centrodestra, quel Noi con l'Italia che mette tutti insieme Direzione Italia di Fitto, Saverio Romano di Cantiere Popolare, Maurizio Lupi dell'ex Alternativa Popolare, l'ex leghista Flavio Tosi, il già sottosegretario del governo Renzi Enrico Zanetti, l'Udeur di Mastella e l'Udc di Cesa, che in dote porta voti e il simbolo dello scudo crociato. La notizia dell'intenzione di Mascolo di gettarsi nell'arena della politica arriva a metà pomeriggio di ieri, neppure tre ore da quando il giudice ha inviato un fax al Consiglio Superiore della magistratura chiedendo l'aspettativa non retribuita per ragioni elettorali. Il Csm ha dato un pronto riscontro e già questa mattina alle nove è prevista una riunione straordinaria del Plenum chiamato a deliberare sulla richiesta.
LA PROPOSTA
«Dagli amici di Noi con l'Italia mi è arrivata una gentile offerta - spiega Mascolo - e io mi sono sentito in dovere di accettare. Voglio mettermi a disposizione, dare un mio contributo. Non punto ad una carica infarcita di privilegi ma ad un compito che deve essere interpretato come servizio alla collettività». Un primo abboccamento tra il giudice e la politica risale in realtà all'aprile dell'anno scorso, a seguito delle polemiche relative alle affermazioni di Mascolo, che alla stampa disse «lo Stato non è più in condizioni di garantire la sicurezza dei cittadini, anzi semplicemente non c'è più. D'ora in poi faccio da me: quando esco di casa mi metto in tasca la pistola». Fu un pandemonio di polemiche e critiche, tra cui quelle durissime arrivate dall'Associazione nazionale magistrati sia a livello veneto che nazionale, fino all'apertura al Csm di una procedura di trasferimento d'ufficio per incompatibilità, su cui non è ancora arrivata una decisione. Ma quelle parole, ribadite in tv durante il programma Domenica Live di Canale 5, seguirono anche gli attestati di stima e il sostegno della Lega, a cominciare proprio dal segretario Matteo Salvini fino al governatore del Veneto Luca Zaia. A Treviso iniziò a circolare la voce che più di qualcuno stesse pensando ad una sua candidatura alle prossime comunali in area Lega. In campo invece Mascolo scenderà con la squadra dei centristi: »È' un segmento della stessa area politica -spiega - quella del centrodestra a cui io mi sento di appartenere».
NON A TREVISO
Il giudice non svela se sarà candidato nella quota proporzionale o in quella dell'uninominale, né al momento si sa quale sarà il collegio: «Reggio Calabria o da qualsiasi altra parte non importa, io mi sono messo a disposizione». Di sicuro l'elettorato a cui si rivolgerà non potrà essere quello di Treviso. Il testo unico che disciplina l'elezione alla Camera dei Deputati prevede infatti che i magistrati che sono stati candidati e non sono stati eletti, non possano esercitare le loro funzioni nella circoscrizione nel cui ambito si sono svolte le elezioni, per un periodo di cinque anni. Ora al giudice Angelo Mascolo, che stasera alle 20,30 interverrà insieme a Graziano Stacchio e Angelo Zancan all'incontro promosso dall'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime di Violenza sul tema La certezza dell'incertezza della pena in programma all'Hotel Ca' del Galletto, attende il via libera del Csm. Poi, entro la fine della settimana, l'ufficializzazione della candidatura.
Denis Barea
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