«Lei mi ha strattonato e ho perso il controllo»

Martedì 18 Giugno 2019
IL RACCONTO
TREVISO «Urlava e mi ha strattonato il braccio due volte. Mi sono anche spostato verso la portiera di destra perché temevo che Giorgia la stesse aprendo mentre eravamo in corsa. In quel momento ho tolto le mani dal volante e quello è stato l'attimo tragico il momento dell'incidente». Christian Barzan racconta così al gip Angelo Mascolo gli instanti in cui la sua Alfa Romeo Mito si è schiantata contro la Toyota guidata da Giuseppina Lo Brutto. Barzan ha dato la sua versione dei fatti nel corso dell'interrogatorio di garanzia svoltosi ieri mattina in ospedale a Treviso, dove il 22enne, indagato per i reati di omicidio volontario, tentato omicidio, stalking e violenza sessuale, si trova ancora ricoverato. Christian è affaticato non solo dai postumi dell'operazione ma anche da una infezione respiratoria insorta nelle ultime ore. Per questo il suo legale, l'avvocato Fabio Crea, a completamento delle risposte che ha dato al gip ha depositato anche una memoria difensiva scritta. Dentro c'è tutto quello che Christian ha da dire sui fatti del 7 giugno scorso, una ricostruzione dettagliata che offre una lettura di quello che è accaduto molto diversa dalla versione di Giorgia, che lo accusa di averla violentata e poi di essersi lanciato apposta contro la macchina della Lo Brutto. «Non l'ho violentata, abbiamo fatto l'amore».
DAVANTI AL GIP
Christian Barzan parte dall'inizio, da quel rapporto sessuale consumato in macchina in un parcheggio di Santandrà che Giorgia, la sua ex, dice esserle stato imposto. «Era tutto consensuale - dice invece Christian - come lo è stato nelle altre circostanze in cui ci siamo incontrati dopo che lei mi aveva lasciato». Il ragazzo e la ragazza hanno un rapporto completo ma non prendono nessuna precauzione. Per questa ragione, spiega Christian «Giorgia si è molto arrabbiata e ha iniziato a urlare in macchina». Christian, ricostruisce i 90 secondi che hanno preceduto lo schianto. «Mentre guidavo lei urlava - ha detto al gip - io ero talmente in confusione che, uscendo da una rotonda, mi ero trovato a guidare contromano. Quando abbiamo preso lo stradone da Santandrà a Poveglianop ha iniziato a strattonarmi il braccio destro. Io stavo cercando di tenere entrambe le mani sul volante e l'ho spinta via. Una prima volta, poi una seconda e facendolo l'ho colpita al viso. Non mi sono subito accorto di quello che avevo fatto, poi ho visto il sangue sul suo volto e ho perso il controllo». «Fammi scendere, lasciami scendere» avrebbe gridato la 21enne mentre l'Alfa Mito, per stessa ammissione di Barzan, viaggia a forte velocità. «Io le avevo detto di calmarsi ma lei non sentiva ragioni - ha sottolineato il 22enne - ad un certo punto ho temuto che avesse provato ad aprire la portiera dell'auto. Così mi sono sporto un paio di volte verso destra per controllare. Quando l'ho fatto l'ultima volta ho mollato le mani dal voltante. E stata una terribile distrazione perché in quel momento è avvenuto l'incidente. Io non l'ho fatto apposta, amo Giorgia più di qualsiasi altra cosa nella vita, non potrei mai farle del male».
FITTO SCAMBIO
Poi la lunga sfilza di messaggi. Uno scambio fitto a metà maggio tra i due ragazzi. Ti ho scritto ogni giorno anche quando non vedevi nulla perché mi avevi bloccato. E il 10 di gennaio e questo messaggio, inviato attraverso whatsapp, parte del cellulare di Giorgia ed è indirizzato a Christian. E' passato solo qualche giorno da quando la 21enne ha lasciato Christian Barzan. Non è l'unico contatto che la ragazza avrebbe cercato di avere con il 22enne dopo aver troncato la loro relazione, un amore adolescenziale durato sei anni. Non voglio stare senza di te - gli scrive altre volte tra gennaio e maggio - vediamoci. Tutto agli atti dell'indagine. Circostanze che, secondo il difensore di Barzan, l'avvocato Fabio Crea, susciterebbero «più di un dubbio sull'ipotesi dello stalking». «Quando ci siamo visti - ha detto il ragazzo - non ero solo io che le chiedevo di incontrarci ma lo faceva anche lei». Voglio vederti scrive Giorgia al telefono. Ma lascia anche intendere di non voler riallacciare con Christian una vera relazione stabile. I due si mollano e si riprendono in un gioco, per così dire, che però spalanca le porte al dramma. Giorgia che non vuole tornare assieme a Christian ma che in un messaggio scrive: Quando ti vedo non so resisterti. Nei cinque mesi che precedono il dramma dello scorso 7 giugno i due si sarebbero visti altre cinque volte. «E in tutte - ha detto lui al giudice - abbiamo fatto l'amore».
Denis Barea
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