L'APPELLO
GODEGA I sindaci scendono in campo contro i furti. C'è chi chiede

Giovedì 21 Novembre 2019
L'APPELLO GODEGA I sindaci scendono in campo contro i furti. C'è chi chiede
L'APPELLO
GODEGA I sindaci scendono in campo contro i furti. C'è chi chiede l'intervento dell'esercito. E chi si lancia, a spada tratta, nei siti Facebook. Il sindaco di Godega Paola Guzzo affida ai social il suo sfogo: «Esprimo la mia vicinanza a tutti coloro che hanno vista violata la propria dimora e la propria sicurezza. Sono fortemente preoccupata da questa serie di furti, i cittadini non si sentono più al sicuro. Come sindaco sono preoccupata per l'incolumità e la sicurezza dei miei concittadini, messa a repentaglio da persone senza scrupoli che ormai colpiscono a qualsiasi ora, devastando le nostre case. Le forze dell'ordine stanno dando il massimo per contrastare il fenomeno ma è importante anche la nostra collaborazione nel segnalare movimenti sospetti. Sto valutando come informare la cittadinanza per consentire loro di difendersi da truffe e furti».
SINISTRA PIAVE
Le fa eco il sindaco di Gaiarine Diego Zanchetta che alcune settimane fa ha attivato con i cittadini il controllo do vicinato: «È ripresa l'attività dei ladri anche a Gaiarine e la gente si sente insicura. Io, come sindaco mi sento impotente». Ricorda, però che si è completato l'iter burocratico e da alcuni giorni sono in funzione i primi 4 gruppi del Controllo di Vicinato. «Un grazie alle forze dell'ordine che intervengono in modo tempestivo. MI auguro che la presenza del nuovo corpo di Polizia Municipale Sinistra Piave, sia non solo un deterrente, ma aiuti a mettere le mani su questi delinquenti». E chiude: «L'esercito? Siamo in contatto con altri sindaci, qualcosa stiamo facendo con il Prefetto». Lisa Tommasella, sindaco di Codognè, ha scritto martedì una lettera al Prefetto di Treviso auspicando azioni rapide al problema.
E DESTRA PIAVE
«Favorevole all'intervento dell'esercito. Favorevolissimo. Figurarsi che l'ho proposto tre anni fa e all'epoca i più bonari mi hanno preso in giro. Per il resto sono stato attaccato pesantemente. Ora, invece, tutti a ripetere che serve l'esercito». Marco Della Pietra, sindaco di Spresiano, è convinto della necessità di lavorare nel campo della sicurezza. «Non per niente abbiamo implementato le telecamere - dice - e adesso ne abbiamo 60 su tutto il territorio che conta 12mila abitanti. Non sono poche». Per poi aggiungere: «Il Comune fa la sua parte, ma non ha nè i mezzi nè le competenze per fare di più. Poi c'è l'attività di controllo di vicinato dei cittadini. E a tutti dico sempre di segnalare qualsiasi movimento sospetto alle forze dell'ordine. Perchè bisogna stare attenti a non farsi mai giustizia da soli». Cosa chiede Della Pietra? «Ragioniamo insieme, sindaci, Prefettura e Questura».
Il sindaco di Montebelluna Marzio Favero è ancora più categorico. «Sono bande organizzate, ma pur sempre ladri di polli. Nel senso che non fanno assalti a casseforti oppure a ville. Entrano nelle case, portano via quello che trovano e scappano. Certo, il reato è odioso perchè mina la sicurezza delle persone. Ma dobbiamo evitare la psicosi». L'esercito? «Sì, se a coordinarlo ci sono Questura, Prefettura e Stato maggiore. Ma per brevi periodi. Se qui arriva l'esercito cosa dovrebbe arrivare in zone che sono nelle mani di mafia e camorra?». Poi, conclude: «Il controllo di vicinato è presente a Montebelluna con 500 iscritti, c'è a Volpago e presto partirà anche a Trevignano e Giavera. In più il Comune è pronto, sempre, a dare una mano alle forze dell'ordine».
Pio Dal Cin
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci