IL NODO
TREVISO «Avevo dato la disponibilità all'Usl per portare avanti la campagna vaccinale anche a domicilio, se necessario. In più, avevamo reso disponibile uno spazio di medie dimensioni. Poi sono state fatte scelte diverse. Adesso bisognerebbe avviare una comunicazione più incisiva per coinvolgere le fasce giovani. E in tutto ciò sarebbe anche utile che l'Usl portasse dati più convincenti sull'efficacia della vaccinazione contro il coronavirus». A parlare è Vincenza Scarpa, sindaco-medico di Susegana. Il suo comune è uno dei 34 della Marca dove a livello generale si fatica a superare la quota del 30% di adesioni alla campagna anti-Covid. I paesi che registrano una minore adesione sono raggruppati in due poli: quello di Asolo e quello che sta attorno a Vittorio Veneto e Conegliano. A livello generale non ci sono particolari problemi tra i trevigiani con più di 60 anni: il 78,7% di loro ha già fatto sia la prima dose che il richiamo. Prendendo in considerazione l'intera popolazione, i cicli completi hanno toccato quota 54%. Significa che oltre la metà dei quasi 800mila trevigiani vaccinabili (sopra i 12 anni) è coperta. Ma tra i giovani, in particolare tra i 12 e i 19 anni, la risposta è ancora bassa.
QUESTIONE DI DISTANZE
«Forse incide anche il fatto che la sede vaccinale più vicina è comunque lontana è la riflessione del sindaco di Susegana in questo periodo purtroppo la gente è confusa è poco ricettiva sia davanti alle restrizioni che alle vaccinazioni. Il virus sembra distante. Se l'Usl ha un progetto per aumentare le coperture, comunque, noi siamo assolutamente a disposizione. Asolo è in una situazione simile. Come sottolineato da Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria, in questa zona si registra da sempre una consistente diffusione di posizioni No-Vax. Ma il sindaco Mauro Migliorini, infermiere già in prima linea contro il Covid, rifiuta l'etichetta di Asolo come capitale degli anti-vaccinisti. «L'area di Asolo è sostanzialmente in linea con molti altri comuni del trevigiano sottolinea il primo cittadino ma c'è ancora l'opportunità di far salire le coperture: l'introduzione del Green pass per accedere a vari servizi potrebbe portare all'auspicato salto di qualità».
TROPPI INCERTI
Tra i paesi della pedemontana con le adesioni alla campagna vaccinale attualmente più basse della media, di seguito, c'è Fregona. «Ci sono parecchie persone che non voglio vaccinarsi. Non è tanto questione di ideologia, che a volte che può anche esserci, quanto di paure a timori specifica il sindaco Patrizio Chies abbiamo sempre fatto informazione. Tra i cittadini però c'è ancora molta diffidenza». Dopo oltre un mese passato come comune Covid-free, tra l'altro, proprio ieri a Fregona è stato confermato il contagio di un 20enne. «La nostra scelta è chiara. Io stesso mi sono vaccinato e invito tutti gli adulti ad andare a vaccinarsi tira le fila Chies per quanto riguarda i minori, invece, la scelta spetta solamente ai genitori. I comuni su questo fronte possono incidere fino a un certo punto. Certo, restiamo pronti a sostenere eventuali nuove iniziative dell'Usl». Tra queste c'è la campagna social lanciata dall'azienda sanitaria per convincere i giovani a vaccinarsi attraverso le facce e le motivazioni di chi si è già sottoposto all'inizione anti-Covid. Dopo Annagloria, 21enne di Postioma, Angela, 19enne di Preganziol, Aurora, 15enne di Treviso, e Ioana, 27 anni, insegnante di inglese di Codogné, ieri è arrivata la prima testimonianza di una coppia di 30enni: Michele e Caterina, entrambi di Treviso ed entrambi appassionati di viaggi. «Noi ci vacciniamo spiegano proprio per poter ritornare a vivere le meraviglie del mondo».
M.Fav
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO «Avevo dato la disponibilità all'Usl per portare avanti la campagna vaccinale anche a domicilio, se necessario. In più, avevamo reso disponibile uno spazio di medie dimensioni. Poi sono state fatte scelte diverse. Adesso bisognerebbe avviare una comunicazione più incisiva per coinvolgere le fasce giovani. E in tutto ciò sarebbe anche utile che l'Usl portasse dati più convincenti sull'efficacia della vaccinazione contro il coronavirus». A parlare è Vincenza Scarpa, sindaco-medico di Susegana. Il suo comune è uno dei 34 della Marca dove a livello generale si fatica a superare la quota del 30% di adesioni alla campagna anti-Covid. I paesi che registrano una minore adesione sono raggruppati in due poli: quello di Asolo e quello che sta attorno a Vittorio Veneto e Conegliano. A livello generale non ci sono particolari problemi tra i trevigiani con più di 60 anni: il 78,7% di loro ha già fatto sia la prima dose che il richiamo. Prendendo in considerazione l'intera popolazione, i cicli completi hanno toccato quota 54%. Significa che oltre la metà dei quasi 800mila trevigiani vaccinabili (sopra i 12 anni) è coperta. Ma tra i giovani, in particolare tra i 12 e i 19 anni, la risposta è ancora bassa.
QUESTIONE DI DISTANZE
«Forse incide anche il fatto che la sede vaccinale più vicina è comunque lontana è la riflessione del sindaco di Susegana in questo periodo purtroppo la gente è confusa è poco ricettiva sia davanti alle restrizioni che alle vaccinazioni. Il virus sembra distante. Se l'Usl ha un progetto per aumentare le coperture, comunque, noi siamo assolutamente a disposizione. Asolo è in una situazione simile. Come sottolineato da Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria, in questa zona si registra da sempre una consistente diffusione di posizioni No-Vax. Ma il sindaco Mauro Migliorini, infermiere già in prima linea contro il Covid, rifiuta l'etichetta di Asolo come capitale degli anti-vaccinisti. «L'area di Asolo è sostanzialmente in linea con molti altri comuni del trevigiano sottolinea il primo cittadino ma c'è ancora l'opportunità di far salire le coperture: l'introduzione del Green pass per accedere a vari servizi potrebbe portare all'auspicato salto di qualità».
TROPPI INCERTI
Tra i paesi della pedemontana con le adesioni alla campagna vaccinale attualmente più basse della media, di seguito, c'è Fregona. «Ci sono parecchie persone che non voglio vaccinarsi. Non è tanto questione di ideologia, che a volte che può anche esserci, quanto di paure a timori specifica il sindaco Patrizio Chies abbiamo sempre fatto informazione. Tra i cittadini però c'è ancora molta diffidenza». Dopo oltre un mese passato come comune Covid-free, tra l'altro, proprio ieri a Fregona è stato confermato il contagio di un 20enne. «La nostra scelta è chiara. Io stesso mi sono vaccinato e invito tutti gli adulti ad andare a vaccinarsi tira le fila Chies per quanto riguarda i minori, invece, la scelta spetta solamente ai genitori. I comuni su questo fronte possono incidere fino a un certo punto. Certo, restiamo pronti a sostenere eventuali nuove iniziative dell'Usl». Tra queste c'è la campagna social lanciata dall'azienda sanitaria per convincere i giovani a vaccinarsi attraverso le facce e le motivazioni di chi si è già sottoposto all'inizione anti-Covid. Dopo Annagloria, 21enne di Postioma, Angela, 19enne di Preganziol, Aurora, 15enne di Treviso, e Ioana, 27 anni, insegnante di inglese di Codogné, ieri è arrivata la prima testimonianza di una coppia di 30enni: Michele e Caterina, entrambi di Treviso ed entrambi appassionati di viaggi. «Noi ci vacciniamo spiegano proprio per poter ritornare a vivere le meraviglie del mondo».
M.Fav
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