IL NODO
TREVISO «Avevo dato la disponibilità all'Usl per portare avanti

Venerdì 23 Luglio 2021
IL NODO TREVISO «Avevo dato la disponibilità all'Usl per portare avanti
IL NODO
TREVISO «Avevo dato la disponibilità all'Usl per portare avanti la campagna vaccinale anche a domicilio, se necessario. In più, avevamo reso disponibile uno spazio di medie dimensioni. Poi sono state fatte scelte diverse. Adesso bisognerebbe avviare una comunicazione più incisiva per coinvolgere le fasce giovani. E in tutto ciò sarebbe anche utile che l'Usl portasse dati più convincenti sull'efficacia della vaccinazione contro il coronavirus». A parlare è Vincenza Scarpa, sindaco-medico di Susegana. Il suo comune è uno dei 34 della Marca dove a livello generale si fatica a superare la quota del 30% di adesioni alla campagna anti-Covid. I paesi che registrano una minore adesione sono raggruppati in due poli: quello di Asolo e quello che sta attorno a Vittorio Veneto e Conegliano. A livello generale non ci sono particolari problemi tra i trevigiani con più di 60 anni: il 78,7% di loro ha già fatto sia la prima dose che il richiamo. Prendendo in considerazione l'intera popolazione, i cicli completi hanno toccato quota 54%. Significa che oltre la metà dei quasi 800mila trevigiani vaccinabili (sopra i 12 anni) è coperta. Ma tra i giovani, in particolare tra i 12 e i 19 anni, la risposta è ancora bassa.
QUESTIONE DI DISTANZE
«Forse incide anche il fatto che la sede vaccinale più vicina è comunque lontana è la riflessione del sindaco di Susegana in questo periodo purtroppo la gente è confusa è poco ricettiva sia davanti alle restrizioni che alle vaccinazioni. Il virus sembra distante. Se l'Usl ha un progetto per aumentare le coperture, comunque, noi siamo assolutamente a disposizione. Asolo è in una situazione simile. Come sottolineato da Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria, in questa zona si registra da sempre una consistente diffusione di posizioni No-Vax. Ma il sindaco Mauro Migliorini, infermiere già in prima linea contro il Covid, rifiuta l'etichetta di Asolo come capitale degli anti-vaccinisti. «L'area di Asolo è sostanzialmente in linea con molti altri comuni del trevigiano sottolinea il primo cittadino ma c'è ancora l'opportunità di far salire le coperture: l'introduzione del Green pass per accedere a vari servizi potrebbe portare all'auspicato salto di qualità».
TROPPI INCERTI
Tra i paesi della pedemontana con le adesioni alla campagna vaccinale attualmente più basse della media, di seguito, c'è Fregona. «Ci sono parecchie persone che non voglio vaccinarsi. Non è tanto questione di ideologia, che a volte che può anche esserci, quanto di paure a timori specifica il sindaco Patrizio Chies abbiamo sempre fatto informazione. Tra i cittadini però c'è ancora molta diffidenza». Dopo oltre un mese passato come comune Covid-free, tra l'altro, proprio ieri a Fregona è stato confermato il contagio di un 20enne. «La nostra scelta è chiara. Io stesso mi sono vaccinato e invito tutti gli adulti ad andare a vaccinarsi tira le fila Chies per quanto riguarda i minori, invece, la scelta spetta solamente ai genitori. I comuni su questo fronte possono incidere fino a un certo punto. Certo, restiamo pronti a sostenere eventuali nuove iniziative dell'Usl». Tra queste c'è la campagna social lanciata dall'azienda sanitaria per convincere i giovani a vaccinarsi attraverso le facce e le motivazioni di chi si è già sottoposto all'inizione anti-Covid. Dopo Annagloria, 21enne di Postioma, Angela, 19enne di Preganziol, Aurora, 15enne di Treviso, e Ioana, 27 anni, insegnante di inglese di Codogné, ieri è arrivata la prima testimonianza di una coppia di 30enni: Michele e Caterina, entrambi di Treviso ed entrambi appassionati di viaggi. «Noi ci vacciniamo spiegano proprio per poter ritornare a vivere le meraviglie del mondo».
M.Fav
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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