IL FUNERALE
TREVISO Più di mille persone ieri mattina a San Nicolò

Martedì 18 Giugno 2019
IL FUNERALE TREVISO Più di mille persone ieri mattina a San Nicolò
IL FUNERALE
TREVISO Più di mille persone ieri mattina a San Nicolò per l'addio a Caterina De Polo Danesin. Clienti, commercianti, amici. La città intera si è stretta intorno ai figli Andrea, Paola ed Elena. Il mondo del commercio, da De Wrachien a Campeol, quello delle professioni, primo su tutti l'architetto Fantin e la politica con l'ex sindaco Manildo, Franco Rosi, Antonella Tocchetto e Vittorio Zanini con fascia n rappresentanza del sindaco Mario Conte. La profonda fede e quella carità silenziosa ma constante sono tate ricordate durante la cerimonia.
I RICORDI
«Mia madre aveva un rapporto molto forte con la religione -sottolinea infatti il figlio Andrea- e ha sempre aiutato tante persone. Ma con eleganza e discrezione». Le sue altre tenaci passioni erano il teatro e la musica classica. «Abbonata storica del teatro e vera e propria tifosa della cultura». Bottega e piazza, teatro e portici. La Treviso di Caterina Danesin è una città che ha cambiato pelle, ma non abitudini. E la tappa nella gastronomia per eccellenza del centro per moltissimi era irrinunciabile. Dietro al bancone, fino all'ultimo, lei. Volitiva ma affettuosa, polso d'acciaio ma cuore grande. Tra gli omaggi illustri quello del governatore Zaia e del sindaco di Treviso Mario Conte, ma anche del presidente del consiglio Giancarlo Iannicelli. L'omelia, celebrata da don Tiziano, parroco di San Nicolò, è stata improntata al ricordo di uan donna fedele e devota, profondamente caritatevole. «Ma l'affetto dei clienti ci ha davvero stupito. Sono venuti in moltissimi per la mamma. E' il segno più bello» ricordano i figli.
LE ULTIME PAROLE
«Ora vai, bisogna aprire la bottega». Queste sono state le ultime parole di Caterina de Polo, per tutti la signora Danesin. Al suo sorriso affettuoso e al suo carattere deciso, alla sua fede profonda e alla sua inguaribile passione per la musica classica sono legati i ricordi dei figli Andrea ed Elena e di tutti i trevigiani, clienti fedelissimi della gastronomia di famiglia. 82 anni lo scorso 28 maggio, nessun problema di salute e la prospettiva delle vacanze, Caterina è mancata martedì alle luci dell'alba per una forma di setticemia fulminante. A tre anni dal marito Ferruccio, la città saluta una delle figure storiche e più conosciute del commercio trevigiano. Poche settimane fa era stata premiata con il San Liberio. «Era onorata per il conferimento, così come ritirò orgogliosa il premio per il commercio storico in ricordo di nostro padre». Il cordoglio è stato unanime e in tantissimi hanno voluto salutare Caterina ieri.
BOTTEGA ICONICA
Il marito Ferruccio ha guidato la gastronomia negli anni della crescita di Treviso. Ha accompagnato i gusti sempre più sofisticati dei trevigiani, portando per primo specialità e prodotti moderni e più adatti a una popolazione che stava scoprendo ricchezza e il gusto di mangiare bene.«I clienti ci chiamano, e dalle loro parole comprendiamo che nostra madre, nonostante il suo carattere d'acciaio sapeva trasmettere a tutti la sua grande tenerezza». E' spirata serenamente, e questo è un grande conforto per i figli. Dopo le esequie, Caterina de Polo è stata tumulata nella tomba di famiglia a San Lazzaro. «Il suo insegnamento? -conclude la famiglia- Vivere con serenità e scegliere sempre l'onestà».
E. F.
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