IL CASO
TREVISO Coldiretti Treviso lancia l'allarme: «Vogliono lasciar fuori

Mercoledì 24 Luglio 2019
IL CASO
TREVISO Coldiretti Treviso lancia l'allarme: «Vogliono lasciar fuori dal Mercato ortofrutticolo di Treviso i produttori agricoli». Lo scenario del Mercato di Treviso è sempre più difficoltoso per le imprese agricole che si ritrovano proiettate nel futuro senza la pensilina di riferimento e soprattutto emarginati logisticamente con notevoli problematiche quotidiane. Coldiretti Treviso non può più attendere e accettare il pericoloso declino del Mercato di Treviso verso l'allontanamento definitivo dell'agricoltura trevigiana dal mercato di riferimento.
«Circa un anno e mezzo - racconta Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti Treviso - fa raggiungemmo un accordo coi commercianti per il quale Coldiretti Treviso sarebbe entrata nel Cda della società che gestisce il mercato in project financing con Ca' Sugana. Ci siamo impegnati a sottoscrivere il 10% delle quote (120mila euro) e le relative garanzia pro quota nei confronti del sistema bancario. A fronte di ciò nel nuovo Statuto della società la minoranza aveva diritto di veto sulle decisioni inerenti le attività dei produttori agricoli, in particolare sulla permanenza nella pensilina al centro del mercato. Accordo condiviso con i tecnici delle parti». Poi ecco la svolta. «Dalla società di gestione ci fanno sapere che improvvisamente hanno dei problemi nel mettere in statuto tale condizione contraddicendo gli accordi presi. Mi chiedo allora se è proprio vero che l'unica volontà di questa società sia quella di lasciare fuori dal mercato ortofrutticolo di Treviso sia noi che la Camera di commercio?».
Coldiretti Treviso in tempi non sospetti aveva sottolineato come dai progetti del futuro mercato era sparita la pensilina dedicata ad ospitare le imprese agricole. Pensilina comunque che non c'è più costringendo all'angolo gli operatori agricoli moltiplicandone le difficoltà logistiche che si sommano già di per sé alle difficoltà stagionali.
«E' da più di un anno che attendiamo di entrare nel cda di questa società conclude Ciri Entrata che è dovuta visto che a prevederla sono le normative che valutano fondamentale la presenza dell'agricoltura nei mercati ortofrutticoli. Eppure tutto tace, ma ancor peggio tutto è stato rimangiato».
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