IL TAGLIO DEL NASTRO
TREVISO Lungo la Feltrina a Treviso, di fronte alla trattoria sarda Rosa Peonia, è stato inaugurato ieri mattina un nuovo polmone verde cittadino, primo esempio sul territorio di donazione di un bosco ecosostenibile da parte di un privato (senza alcuna richiesta di compensazione edilizio-ambientale) nei confronti del Comune. Il Bosco di Patti, questo il nome scelto per la nuova area naturalistica che rientra nel piano di riforestazione urbana di Ca' Sugana, è stato realizzato grazie all'impegno di Dario Piovesan, maratoneta ecologista originario del centro cittadino ma oggi residente con la moglie a Montebelluna, che ha fornito le risorse per la piantumazione degli alberi.
LA DONAZIONE
«Dario ha voluto donare 103 alberi, 192 piante e 280 specie arbustive al Comune per la realizzazione di un bosco dedicato alla moglie Patrizia con la quale condivide ben 41 anni di amore indissolubile oltre che la passione per il verde e la sostenibilità commenta il sindaco Mario Conte Nel dettaglio, le specie messe a dimora sono autoctone, ad alto coefficiente di assorbimento di CO2 e melliflue. Questo parco mi rende particolarmente orgoglioso ed il gesto di Piovesan testimonia la presenza della comunità e il desiderio comune di concretizzare progetti legati al verde».
GRANDE VARIETA'
Su una superficie totale di quasi 7mila metri quadrati sono stati quindi piantati aceri, querce, tigli, carpini bianchi, olmi, peri, ontani, frassini e ciliegi, oltre a sambuchi e noccioli. La grande varietà di specie, con piante di forma e dimensioni diverse, permetterà al bosco di trovare un equilibrio in grado di mantenersi nel tempo una volta raggiunta la maturità tra circa 10 anni, il tutto anche grazie all'intervento di Contarina che si occuperà della manutenzione. Importante, poi, la variabilità che si verrà ad instaurare tra sottobosco e strato arboreo creando l'habitat ideale per molte specie di insetti, tra cui le api. Il bosco è stato dunque pensato principalmente per avere la funzione di polmone verde e quindi produzione di ossigeno. «Si tratta del primo bosco urbano inaugurato nell'ambito del Treviso New Green Deal finalizzato al miglioramento della qualità dell'aria della nostra città - chiosa l'assessore comunale Alessandro Manera - L'area è stata difatti strutturata e studiata nel rispetto di quelle che sono le convenzioni internazionali sulla messa a dimora delle specie arboree».
Brando Fioravanzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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TREVISO Lungo la Feltrina a Treviso, di fronte alla trattoria sarda Rosa Peonia, è stato inaugurato ieri mattina un nuovo polmone verde cittadino, primo esempio sul territorio di donazione di un bosco ecosostenibile da parte di un privato (senza alcuna richiesta di compensazione edilizio-ambientale) nei confronti del Comune. Il Bosco di Patti, questo il nome scelto per la nuova area naturalistica che rientra nel piano di riforestazione urbana di Ca' Sugana, è stato realizzato grazie all'impegno di Dario Piovesan, maratoneta ecologista originario del centro cittadino ma oggi residente con la moglie a Montebelluna, che ha fornito le risorse per la piantumazione degli alberi.
LA DONAZIONE
«Dario ha voluto donare 103 alberi, 192 piante e 280 specie arbustive al Comune per la realizzazione di un bosco dedicato alla moglie Patrizia con la quale condivide ben 41 anni di amore indissolubile oltre che la passione per il verde e la sostenibilità commenta il sindaco Mario Conte Nel dettaglio, le specie messe a dimora sono autoctone, ad alto coefficiente di assorbimento di CO2 e melliflue. Questo parco mi rende particolarmente orgoglioso ed il gesto di Piovesan testimonia la presenza della comunità e il desiderio comune di concretizzare progetti legati al verde».
GRANDE VARIETA'
Su una superficie totale di quasi 7mila metri quadrati sono stati quindi piantati aceri, querce, tigli, carpini bianchi, olmi, peri, ontani, frassini e ciliegi, oltre a sambuchi e noccioli. La grande varietà di specie, con piante di forma e dimensioni diverse, permetterà al bosco di trovare un equilibrio in grado di mantenersi nel tempo una volta raggiunta la maturità tra circa 10 anni, il tutto anche grazie all'intervento di Contarina che si occuperà della manutenzione. Importante, poi, la variabilità che si verrà ad instaurare tra sottobosco e strato arboreo creando l'habitat ideale per molte specie di insetti, tra cui le api. Il bosco è stato dunque pensato principalmente per avere la funzione di polmone verde e quindi produzione di ossigeno. «Si tratta del primo bosco urbano inaugurato nell'ambito del Treviso New Green Deal finalizzato al miglioramento della qualità dell'aria della nostra città - chiosa l'assessore comunale Alessandro Manera - L'area è stata difatti strutturata e studiata nel rispetto di quelle che sono le convenzioni internazionali sulla messa a dimora delle specie arboree».
Brando Fioravanzi
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