I residenti: «Qui altre tragedie, speriamo sia uno scherzo»

Martedì 12 Dicembre 2017
I residenti: «Qui altre tragedie, speriamo sia uno scherzo»
LE TESTIMONIANZE
TREVISO «Speriamo che si tratti solo di uno scherzo di cattivo gusto». Le ricerche effettuate dai sommozzatori domenica notte e ieri mattina nelle acque del Sile hanno tenuto tutti con il fiato sospeso in strada Ottavi. «È stato trovato un passeggino a ridosso della ringhiera di ferro del fiume e da ieri sera - raccontava trafelato un pensionato che abita a poche decine di metri dal ponte - c'è un via vai continuo di polizia, carabinieri e vigili del fuoco: si vede che il sospetto che si tratti di un gesto tragico è fondato».
Domenica notte il quartiere non ha potuto fare a meno di notare il dispositivo messo in atto dai vigili del fuoco: il fiume è stato illuminato a giorno ed è stato utilizzato un gommone per avviare le prime operazioni di ricognizione sullo specchio d'acqua, tentando di individuare elementi che potessero confermare, o smentire, l'ipotesi di un gesto estremo.
«Erano le 22 e stavo guardando la televisione quando ho visto i lampeggianti dalla finestra - racconta una signora che vive proprio di fronte al punto in cui si sono concentrate le ricerche -. Dicevano che avevano trovato una carrozzina e subito mi si è stretto il cuore: se ne sentono di tutti i colori ultimamente, compresi casi di genitori che fanno del male ai loro bimbi».
Ponte Ottavi, tra l'altro, è stato già teatro in passato di alcune tragedie. «Anni fa una signora si era lasciata cadere nel fiume e si era tolta la vita, poi era toccato a un ex professore: un tuffo e via. E un terzo caso aveva riguardato un ragazzo - aggiunge la signora - che per fortuna era stato tratto in salvo. Io spero solamente che non si tratti di nulla di grave in questo caso, che si tratti di un abbandono di rifiuti, di qualcuno che doveva semplicemente disfarsi della carrozzina e ha solo scelto il posto e il modo sbagliato per farlo».
Ed ora in effetti, dopo le ricerche dei sommozzatori concluse senza rinvenimenti particolari, l'ipotesi che qualcuno si sia semplicemente sbarazzato della navicella e del supporto per l'ovetto, magari perché considerati troppo vecchi, sta diventando l'unica percorribile. La zona, che si trova in un tratto scoperto da videocamere di sorveglianza, è stata talvolta preda degli ecovandali. E poi ci sono il ponte e il fiume, all'interno del quale, anche in passato, sarebbe stato scaricato, e ripescato, di tutto. A parte gli oggetti ritrovati ieri dai sommozzatori, la carta d'identità, il tablet e il braccialetto di legno, probabili proventi di furto scartati dai malviventi che non li ritenevano di valore o utili, diversi anni fa vennero ritrovati sul letto del Sile, proprio sotto ponte Ottavi, diversi oggetti risalenti alla seconda guerra mondiale. «Quella volta hanno recuperato munizioni, fucili e vere e proprie bombe - racconta un residente - di cui probabilmente si sono disfatti i tedeschi durante la guerra. Ma capita spesso anche di vedere gli automobilisti che lanciano oggetti nel fiume dal finestrino. Questo però è un caso strano: perché lasciare quel passeggino proprio sul marciapiede?».
A.Belt
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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