Finge il divorzio per avere il sussidio 25enne deve restituire 7.500 euro

Giovedì 24 Giugno 2021
Finge il divorzio per avere il sussidio 25enne deve restituire 7.500 euro
IL CASO
VEDELAGO Inscena un divorzio per percepire il reddito di cittadinanza: in poco meno di due anni nel suo conto gli arrivano circa 7.500 euro extra. La frase pronunciata all'altare «Finché morte non ci separi», non è valsa per questa giovane coppia di Vedelago che ha messo in piedi una vera e propria truffa per raggirare il sistema di sostegni alle persone economicamente meno abbienti e ottenere così il reddito di cittadinanza pur non avendo le condizioni per richiederlo. A separarli, per finta, è stata l'avidità e la volontà di avere un'entrata extra seppur immeritata. Ad essere denunciato, lui, un 25enne scovato dai carabinieri della stazione di Vedelago. A suo carico la denuncia per violazione delle disposizioni in materia di reddito di cittadinanza.
I DUBBI
Le indagini condotte dai militari in sinergia con gli uffici dell'Inps, hanno fatto emergere che l'indagato aveva falsamente dichiarato di essersi separato dal proprio nucleo famigliare richiedendo addirittura il cambio di residenza e percependo i benefici economici del reddito di cittadinanza. I requisiti da finto single c'erano, infatti, tutti per ricevere il reddito di cittadinanza. Il 25enne è un cittadino europeo e una situazione economica inferiore ai 9.360 euro annui. Requisiti che, il 25enne da sposato, evidentemente superava non potendo così richiedere la misura di sostengo. Da qui la decisione drastica di chiedere il divorzio. Per finta. Ad abbandonare il tetto coniugale è stato proprio lui.
L'INGANNO
Una messa in scena studiata nel minimo dettaglio tanto che, nel settembre del 2019, il giovane si era anche recato in Municipio a Vedelago dichiarando la falsa separazione dal proprio nucleo famigliare e presentando i documenti per il cambio di residenza. Da lì anche la richiesta per ottenere il reddito di cittadinanza e l'ottenimento della misura di sostegno riservata alle persone in difficoltà economica. L'erogazione è iniziata immediatamente dopo l'ottenimento del sussidio e da lì, puntuale ogni mese fino a qualche giorno fa. La somma totale percepita dal 25enne ammonta ad un totale di circa 7.500 euro, pari quindi a quasi 340 euro al mese per 22 mesi. Al momento della scoperta, l'erogazione del sostegno economico è stata revocata. «L'errore alla base è di questo sistema che deve a nostro avviso incentivare il lavoro e non prevedere contributi a pioggia commenta la sindaca di Vedelago, Cristina Andretta Nel nostro piccolo noi lo stiamo facendo. Conoscendo il territorio, le famiglie e le imprese siamo riusciti ad attivare oltre 40 inserimenti lavorativi attraverso le borse lavoro finanziate dalla Regione Veneto. Un esito proficuo che premia chi ha voglia di fare e non i furbetti. Un plauso ai carabinieri che grazie al lavoro di indagine hanno portato alla luce questa situazione».
Lucia Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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