Electrolux solidale con Acc: «Pronti allo sciopero»

Martedì 28 Settembre 2021
Electrolux solidale con Acc: «Pronti allo sciopero»
SUSEGANA
Pronti anche a scioperare. Lavoratori dell'Electrolux a fianco dei colleghi dell'Acc di Mel, l'azienda bellunese leader italiana nella produzione di compressori per elettrodomestici che fino al 2003 apparteneva all'Electrolux e di cui oggi lo stabilimento di Susegana è uno dei principali clienti. «L'Acc non deve chiudere!» affermano le rsu Fim Fiom Uilm dell'Electrolux hanno indetto per domani le assemblee «per decidere azioni di protesta e sciopero, quale modalità di contrasto fino alla fine della deindustrializzazione di un pezzo centrale della filiera dell'elettrodomestico rappresentato da quella fabbrica». E sotto alla lente c'è la gestione del caso Acc da parte del ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che proprio oggi, è a Conegliano e che alle 15, al convento di San Francesco, nell'ambito di un incontro a sostegno del candidato sindaco per la Lega Piero Garbellotto, incontrerà imprese e sindacati del territorio.
A ROMA
Tutto questo mentre a Roma, al ministero, inizieranno sempre oggi i sette giorni più lungi nella storia dell'Acc, azienda da oltre un anno in amministrazione controllata e da mesi ormai senza liquidità, tanto da aver dovuto tagliare produzione e stipendi a fronte di molte commesse. L'ultima carta sembra quella del decreto emanato per le aziende finite in crisi per la pandemia. Ma il ministro Giorgetti pare fermo sulla strada di investimenti privati, probabilmente proprio attraverso la gara di vendita partita a giugno e che il 5 ottobre vedrà chiudersi i termini per la presentazione di offerte vincolanti.
L'ATTACCO
«Giorgetti affermano le rsu dell'Electrolux di Susegana le imprese le affossa, come dimostra la pessima azione del Ministero dello sviluppo economico in relazione alla filiera dell'elettrodomestico. Le risposte su Acc che il ministro non dà ai lavoratori di Mel le conosciamo già. E non basta dire che la soluzione deve venire dal privato. Se Acc produce in perdita, accade solo per ragioni di mancanza di liquidità che non permette programmazione neanche per l'acquisto della materie necessarie per produrre, in un periodo in cui non mancano né lavoro né clienti. E vedere un ministero alimentare dubbi sulla tenuta del progetto e della fabbrica, pare finalizzato ad affossare ogni soluzione anziché risolvere i problemi. Da sempre concludono i lavoratori di Susegana - siamo vicini e solidali con i lavoratori Acc». «Acc, senza supporti finanziari da 21 mesi, resta aperta anche se con la produzione limitata a pochi strategici clienti afferma in una nota Stefano Bona, segretario della Fiom-Cgil di Belluno - Un vero miracolo industriale che dobbiamo alla sua comunità professionale e sociale raccolte e unite nella resistenza intorno a un patrimonio tecnico unico al mondo. Se Mel sarà salvata sarà grazie al fatto di essere riuscita in mezzo alla crisi a industrializzate un nuovo compressore in grado di mettere all'angolo la concorrenza internazionale, e di aver sempre fornito puntualmente i suoi clienti nel grande caos della logistica globale».
Claudia Borsoi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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