Contagi giù: in ospedale ripartono esami e visite

Martedì 26 Gennaio 2021
IL RECUPERO
TREVISO Scatta il piano per recuperare le visite e gli esami non urgenti rinviati durante la seconda ondata del coronavirus. In attesa del via libera a livello regionale, gli ospedali della Marca sono pronti a riprendere progressivamente le attività ordinarie già a partire da lunedì prossimo. Dopo due mesi e mezzo di blocco delle prestazioni programmabili, sono esattamente 13.355 gli appuntamenti da recuperare, tra visite specialistiche ed esami strumentali. Tra questi, 9.050 si concentrano nel distretto di Treviso. Di pari passo, potrà essere riaperto anche il Cup, il centro per le prenotazioni. Il numero totale delle richieste, di conseguenza, è destinato ad aumentare ulteriormente. Ma l'impatto sarà comunque meno pesante rispetto a quanto accaduto dopo la prima ondata, quando lo scorso maggio l'Usl fu chiamata a recuperare oltre 40mila prestazioni accantonate. «Abbiamo già iniziato a recuperare parte delle visite e degli esami non urgenti che erano stati rinviati spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria sappiamo che riaprendo le agende del Cup ci sarà un ulteriore aumento. Ma siamo pronti a continuare a recuperare le prestazioni messe in attesa, tornando progressivamente a regime». La lista più lunga è quella che riguarda la radiologia: sono quasi 1.600 gli appuntamenti da recuperare. Poi c'è la gastroenterologia. Il settore della pneumologia, invece, sarà l'ultimo a tornare alla normalità. «Continua a lavorare come area semi-intensiva per i pazienti Covid positivi specifica Benazzi gli specialisti sono ancora totalmente impegnati su questo fronte: sarà la branca che riapriremo per ultima».
I TIMORI
«Tutto questo senza mai abbassare la guardia aggiunge l'epidemia da coronavirus non è alle spalle. Il virus ha rallentato la propria corsa, ma non è sparito. E purtroppo ci aspettiamo che i contagi possano presto risalire: temiamo che la terza ondata possa essere alle porte». Gli specialisti sono concordi nel prevedere che possa iniziare a prendere forma a metà febbraio. Per questo bisogna continuare a rispettare tutte le misure di prevenzione.
IL BOLLETTINO
L'onda lunga della seconda ondata, intanto, fa ancora male. L'ultimo bollettino regionale ha registrato il decesso di altre 24 persone nella Marca contagiate dal coronavirus. Tra questi, 14 pazienti sono mancati in ospedale tra venerdì e domenica. Purtroppo quello dei lutti è l'ultimo numero destinato a calare. Con questi, salgono a 1.292 i decessi tristemente contanti del trevigiano in undici mesi esatti di pandemia. La speranza arriva invece dalla costante diminuzione del numero di positivi. Ieri nella Marca sono emersi 69 nuovi contagi. E il numero di trevigiani che stanno combattendo contro l'infezione è sceso a 3.648 (-240 in un solo giorno). Un dato confermato anche dal calo del rapporto tra positività e tamponi eseguiti. Attualmente nei Covid Point allestiti dall'azienda sanitaria vengono fatti circa 2mila test al giorno. Un terzo degli oltre 6mila contati fino a qualche settimana fa. Nello specifico, ad Altivole risultano positivi il 9,3% dei tamponi, a Conegliano si è sul 9 per cento, a Treviso ci si attesta sull'8 per cento e a Oderzo si è scesi al 7,7 per cento. E il parametro Rt provinciale è calato sotto lo 0,73 (sopra l'uno l'epidemia continua a espandersi). Il balzo all'indietro è stato enorme se si pensa che solo lo scorso 31 dicembre era stato toccato il picco di 1,36. Anche la pressione sugli ospedali si sta alleggerendo. Ad oggi sono 326 i pazienti Covid positivi ricoverati nelle strutture del trevigiano: 290 nei reparti ordinari e 36 in Terapia intensiva (sette in meno rispetto a ieri).
M.Fav
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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