Censimento per gli animali che vivono con gli anziani

Martedì 20 Ottobre 2020
IL PROGETTO
TREVISO Una decina di domande e richieste raccolte, ogni giorno, dallo sportello Urp e dal centralino della polizia locale. Circa 300 al mese, poco meno di 4mila all'anno. E tutte con lo stesso argomento: gli animali domestici. Ogni singola questione viene convogliata sulla scrivania dell'ufficio animali di Ca' Sugana, organo tecnico realizzato dall'assessore all'Ambiente Alessandro Manera e formato da una rappresentante dell'Usl, dell'associazione veterinari, dall'Enpa e dai tecnici comunali. Si riunisce ogni due settimane per esaminare come migliorare la qualità della vita non solo di cani e gatti, ma anche dei cittadini che se ne prendono cura al punto di considerarli parte della famiglia. E i numeri parlano chiaro: Treviso conta 86mila residenti, mentre cani e gatti domestici sono circa 43mila. Senza contare coniglietti nani, uccellini di vario tipo e piccoli rettili. Un numero ragguardevole da cui emerge una problema: gli abbandoni degli animali d'affezione di proprietà di anziani che entrano in casa di riposo o che muoiono.
IL NODO
«Sembra un problema banale, ma non lo è - precisa Manera - il cane o il gatto che per anni tiene compagnia all'anziano che vive solo, quando l'anziano non c'è più, non viene ereditato dalla famiglia, che può benissimo rifiutarsi di accudirlo. E capita spesso. Ma resta sulle spalle del Comune. Il problema è che non sappiamo quanti e dove siano questi animali che molte volte restano soli in casa o abbandonati». L'ufficio animali ha preso in esame il problema trovando anche una prima soluzione: verificare quanti sono gli anziani della città che vivono soli ma con un animale domestico in casa. «Periodicamente gli assistenti sociali fanno una mappatura degli anziani autonomi residenti in città. Li vanno a trovare compilando un modulo. Abbiamo deciso di inserire tra le domande anche quella che indica la presenza di un animale. Prima non si faceva, verrà fatta a tutti. In questo modo possiamo sapere dove sono questi animali, la loro condizione, se hanno una famiglia di riferimento e come intervenire quando ce ne dovesse essere bisogno. Meglio quindi essere preparati».
L'OBIETTIVO
La sensibilità verso l'accudimento di cani, gatti e non solo è cambiata. E a Ca' Sugana se ne rendono conto ogni giorno: «Basta vedere le richieste che ci arrivano quotidianamente - spiega l'assessore - i cittadini chiedono di tutto: dai documenti necessari per portare all'estero i propri animali, all'esigenza di aree verdi attrezzate, alla possibilità di portarli o meno in ufficio o in giro. Per le aree verdi ci stiamo attrezzando aprendone di nuove dedicate ai cani per il resto lasciamo spazio ai tecnici dell'ufficio animali, che hanno l'obiettivo di migliorare la qualità della vita di quelli che sono a tutti gli effetti componenti della famiglia in cui vivono».
IL CASO
I coniglietti d'appartamento stanno tornando a essere un problema. Il numero di esemplari presenti nella penisola Paradiso sotto le Mura aumenta a vista d'occhio: «Purtroppo - denuncia l'assessore - ci sono ancora troppi episodi di abbandono. Il caso è sempre lo stesso: il coniglietto portato a casa da cucciolo, diventa grande e di difficile gestione. E quindi lo si abbandona portandolo sotto le Mura, dove da anni c'è una piccola comunità di questi coniglietti. La popolazione però adesso è eccessiva per gli animali stanno bene e si riproducono. Poi arrivano sulle Mura e in strada, causando a volte anche problemi agli automobilisti. A breve daremo il via a una campagna di sterilizzazione e poi dovremo trovare il modo di mettere fine a questi abbandoni».
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