CASIER
Non è più tentato omicidio ma lesioni aggravate l'ipotesi di

Sabato 2 Dicembre 2017
CASIER Non è più tentato omicidio ma lesioni aggravate l'ipotesi di
CASIER
Non è più tentato omicidio ma lesioni aggravate l'ipotesi di prospettata dalla Procura di Treviso nei confronti di Fortunato Toscano, il 53enne disoccupato calabrese che mercoledì sera ha accoltellato alla gola l'ex compagna Katiuscia Carraro, 40enne, ferita in maniera non grave. Lo ha deciso il Massimo De Bortoli, che già nel corso dell'interrogatorio di convalida aveva chiesto e ottenuto dal gip la misura cautelare degli arresti domiciliari. «Io non volevo ucciderla», avrebbe detto Toscano ai carabinieri che lo hanno arrestato dopo l'aggressione, avvenuta nella tarda serata sotto casa della donna, che abita in piazza San Pio X ai Casier.
LA RICOSTRUZIONE
Il 53enne avrebbe atteso che l'ex rincasasse, poi le si sarebbe avvicinato e l'avrebbe colpita alla gola col coltello, senza permetterle difesa. L'avrebbe lasciata sanguinante a terra, dileguandosi in auto. «Ci siamo incrociati, gli perché fosse vicino a casa mia - ha raccontato Katiuscia - e me ne sono andata in auto verso il cancello di casa. A quel punto lui ha attraversato la strada di corsa. Gli ho ripetuto di non avvicinarsi. Ha aspettato che chiudessi l'auto per aggredirmi alle spalle e accoltellarmi». Lei si sente miracolata. Scampata a un femminicidio.
UN RAPTUS
Viste le prove per la Procura non ci sono i presupposti per ritenere che Toscano volesse uccidere. L'uomo non si era rassegnato alla fine della storia d'amore che lui stesso aveva troncato. II 53enne avrebbe aspettato che l'ex, fatta visita a un'amica, rientrasse in casa. L'avrebbe avvicinata, prima scambiando qualche parola poi passando invece alla violenza, estraendo un coltello da cucina che aveva portato con sé e con cui ha colpito alla gola la 40enne. Katiuscia Carraro, sebbene sotto choc, riesce a dare l'allarme a 118 e carabinieri. Nell'arco di pochi minuti giungono in piazza Pio X un'ambulanza e i carabinieri, che poco dopo hanno rintracciato il 53enne, sottoposto a fermo per tentato omicidio e atti persecutori.
STALKER
«Solo due giorni prima avevo trovato le gomme dell'auto tagliate - ha spiegato la 40enne -. Penso che stato lui, anche se non ho le prove. Non avevo fatto denuncia perché c'erano solo dubbi. Ma avevo segnalato il fatto ai carabinieri. Era ossessionato, continuava a scrivermi. Io gli ho detto che la nostra storia era finita ma lui non voleva rassegnarsi. Non avrei mai pensato potesse arrivare a tanto. Però il suo non è un vero amore, ma un'ossessione, un amore malato».
Denis Barea
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci