Calenda riparte da Treviso

Sabato 14 Settembre 2019
Calenda riparte da Treviso
IL COMIZIO
TREVISO Lo aveva promesso e così è stato. L'ex ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda ha scelto Treviso per la sua prima tappa del giro d'Italia di Siamo europei. Una chiamata alle armi che l'europarlamentare, dopo aver lasciato il Partito Democratico, ha iniziato quasi come fosse un talent scout, per il suo futuro «partito dell'Italia, ma quella seria». Dalla Loggia dei Trecento, davanti a un centinaio di spettatori (tra i quali anche alcuni esponenti Dem, compreso l'ex sindaco Giovanni Manildo e il consigliere comunale Niccolò Rocco, che ha introdotto l'intervento dell'ex ministro), Calenda ci è andato giù pesante attaccando aspramente la scelta del Pd, motivo che l'ha spinto a lasciare il partito, di allearsi con il M5S. «In 15 giorni si sono rimangiati 7 anni di discorsi mettendosi con chi non condivide i nostri valori, con Di Maio che vede nell'incompetenza una medicina, spacciandola per freschezza, di chi vede lo sviluppo come qualcosa di negativo: l'unico obiettivo era togliere a Salvini il Viminale. Ma lo si è fatto con un atto di trasformismo senza precedenti, senza contare che la battaglia contro la destra sovranista si combatterà ancora per diversi anni».
L'ATTACCO
Calenda è un fiume in piena e passa in rassegna i nodi della nuova convivenza del Pd con i Pentastellati, da quota 100 ad Alitalia, dal gas ai modelli di sviluppo, per poi ribadire la sua contrarietà alla scelta, «tutt'altro che di discontinuità», del premier Conte che, nel giro di un amen, «è diventato un grande statista nonostante, nel suo discorso in parlamento, sia riuscito a parlare per un'ora e mezza dicendo tutto e il contrario di tutto». «L'unico effetto che ha portato l'alleanza di governo, è che il M5s, che era in picchiata libera in termini di consensi, ha già ripreso 5 punti di consenso». La pulce sull'orecchio insomma Calenda l'ha messa un po' a tutti, anche a Treviso: «Sicurezza, sanità e scuola sono i tre ambiti sui quali dobbiamo intervenire - afferma l'ex ministro -. Ma serve gente seria per lavorare: basta a chi sceglie i ministri non in base alla competenza ma per compiacere interessi di partito».
LA FESTA DEI CIRCOLI
Tutti da calcolare, all'interno del Pd, gli effetti del tornado Calenda. Di certo anche tra i Dem trevigiani c'è chi condivide la sua analisi, oggetto di riflessione in questi giorni a Fiera, dove nel fine settimana si conclude la Festa di Settembre organizzata dei Circoli del Pd. Oggi alle 10 è in programma il forum dei quartieri e delle associazioni con il Gruppo consiliare del Pd, mentre alle ore 16.30 vi sarà l'incontro promosso dal Pd provinciale La sfida del Governo, per chiudere alle 21 con il concerto del cantautore Alberto Cantone. Per domenica è previsto, alle 10, un approfondimento tutto dedicato a La Costituente delle Idee per l'Italia e per il Veneto, con la partecipazione del coordinatore della segreteria nazionale Andrea Martella, l'ex sindaco di Vicenza, Achille Variati, e Chiara Luisetto della commissione nazionale riforma dello statuto. Alle 12.30 il pranzo della comunità democratica trevigiana con gli esponenti del partito. Chiude l'incontro delle ore 16 dedicato alla street art.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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