IL MERCATO
Saldi di gennaio. Il mercato italiano si distingue per gli affari a basso costo, in qualche caso con la complicità dell'Uefa che sta tenendo sotto osservazione alcuni club di serie A in materia di fair-play finanziario: è il caso della Roma e delle milanesi, non a caso particolarmente attente ai conti in questa sessione invernale. Prendiamo l'Inter: dopo gli anni di spese senza controllo dell'era Moratti, i nuovi proprietari cinesi hanno stretto i cordoni della borsa e le ultime direttive del governo di Pechino che limitano l'esportazione di capitali c'entrano fino a un certo punto. Per non incorrere nelle sanzioni della confederazione europea, i nerazzurri dovranno chiudere il semestre con un attivo di bilancio di almeno 50 milioni: basterebbe questo a giustificare un mercato in entrata che finora ammonta a soli 500mila euro, quelli spesi per il prestito di Lisandro Lopez dal Benfica.
PISTE APERTE
La stessa ragione per cui Suning ha rinunciato a Deulofeu, valutato 20 milioni dal Barcellona. Con i catalani resta invece aperto il discorso per Rafinha, che come l'ex Benfica non graverà nell'immediato sulle casse di Corso Vittorio Emanuele. Il difensore brasiliano dovrebbe infatti arrivare in prestito gratuito e la trattativa in corso riguarda solo la cifra del riscatto, comunque non obbligatorio. Per quanto concerne invece Ramires, l'intento è di avvalersi delle sinergie di gruppo visto che gioca nello Jiangsu, l'altro club controllato da Suning. E l'ultima idea della coppia Sabatini-Ausilio, Gaitan dell'Atletico, potrebbe realizzarsi solo attraverso uno scambio di giocatori, col dirottamento a Madrid di uno tra Joao Mario e Brozovic. La spending review coinvolge anche l'altra metà di San Siro, soprattutto dopo che l'Uefa ha bocciato il piano di rientro del Milan (voluntary agreement) successivo ai colpi dell'estate per complessivi 230 milioni.
BISOGNO DI VENDERE
I rossoneri puntano a fare cassa con i tre attaccanti in prestito tra Italia e Spagna: Niang (Torino) e Lapadula (Genoa) frutteranno un tesoretto di poco superiore a 25 milioni e altri 20 potrebbero arrivare dal Villarreal, nel caso riscattasse Bacca. Una bella sistemata al bilancio la darebbe il ritorno di Suso al Liverpool che vede nello spagnolo l'ideale sostituto di Coutinho, ipotesi caldeggiata dalla stampa inglese ma bocciata senza mezzi termini dal club rossonero: «Con Suso il Milan è stato molto chiaro in estate: non ti cediamo nemmeno per un'offerta da 80 milioni di euro», riporta la nota pubblicata ieri sul sito ufficiale. Tra le italiane sotto osservazione resta la Roma che anche in questa sessione dovrebbe privarsi di un pezzo pregiato, come a giugno quando vendette Salah al Liverpool per 42 milioni più bonus. Stavolta l'indiziato a partire è Strootman, anche lui in direzione di Anfield Road visto l'interesse manifestato dai Reds: la cessione dovrebbe fruttare una trentina di milioni.
Carlo Repetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Saldi di gennaio. Il mercato italiano si distingue per gli affari a basso costo, in qualche caso con la complicità dell'Uefa che sta tenendo sotto osservazione alcuni club di serie A in materia di fair-play finanziario: è il caso della Roma e delle milanesi, non a caso particolarmente attente ai conti in questa sessione invernale. Prendiamo l'Inter: dopo gli anni di spese senza controllo dell'era Moratti, i nuovi proprietari cinesi hanno stretto i cordoni della borsa e le ultime direttive del governo di Pechino che limitano l'esportazione di capitali c'entrano fino a un certo punto. Per non incorrere nelle sanzioni della confederazione europea, i nerazzurri dovranno chiudere il semestre con un attivo di bilancio di almeno 50 milioni: basterebbe questo a giustificare un mercato in entrata che finora ammonta a soli 500mila euro, quelli spesi per il prestito di Lisandro Lopez dal Benfica.
PISTE APERTE
La stessa ragione per cui Suning ha rinunciato a Deulofeu, valutato 20 milioni dal Barcellona. Con i catalani resta invece aperto il discorso per Rafinha, che come l'ex Benfica non graverà nell'immediato sulle casse di Corso Vittorio Emanuele. Il difensore brasiliano dovrebbe infatti arrivare in prestito gratuito e la trattativa in corso riguarda solo la cifra del riscatto, comunque non obbligatorio. Per quanto concerne invece Ramires, l'intento è di avvalersi delle sinergie di gruppo visto che gioca nello Jiangsu, l'altro club controllato da Suning. E l'ultima idea della coppia Sabatini-Ausilio, Gaitan dell'Atletico, potrebbe realizzarsi solo attraverso uno scambio di giocatori, col dirottamento a Madrid di uno tra Joao Mario e Brozovic. La spending review coinvolge anche l'altra metà di San Siro, soprattutto dopo che l'Uefa ha bocciato il piano di rientro del Milan (voluntary agreement) successivo ai colpi dell'estate per complessivi 230 milioni.
BISOGNO DI VENDERE
I rossoneri puntano a fare cassa con i tre attaccanti in prestito tra Italia e Spagna: Niang (Torino) e Lapadula (Genoa) frutteranno un tesoretto di poco superiore a 25 milioni e altri 20 potrebbero arrivare dal Villarreal, nel caso riscattasse Bacca. Una bella sistemata al bilancio la darebbe il ritorno di Suso al Liverpool che vede nello spagnolo l'ideale sostituto di Coutinho, ipotesi caldeggiata dalla stampa inglese ma bocciata senza mezzi termini dal club rossonero: «Con Suso il Milan è stato molto chiaro in estate: non ti cediamo nemmeno per un'offerta da 80 milioni di euro», riporta la nota pubblicata ieri sul sito ufficiale. Tra le italiane sotto osservazione resta la Roma che anche in questa sessione dovrebbe privarsi di un pezzo pregiato, come a giugno quando vendette Salah al Liverpool per 42 milioni più bonus. Stavolta l'indiziato a partire è Strootman, anche lui in direzione di Anfield Road visto l'interesse manifestato dai Reds: la cessione dovrebbe fruttare una trentina di milioni.
Carlo Repetto
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