VIABILITÀ
ROVIGO Sono cominciati i lavori di realizzazione della rotatoria

Venerdì 23 Ottobre 2020
VIABILITÀ ROVIGO Sono cominciati i lavori di realizzazione della rotatoria
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ROVIGO Sono cominciati i lavori di realizzazione della rotatoria tra Buso e Sarzano. Entro la fine di giugno dovrebbe chiudersi definitivamente un cantiere a lungo sperato da molti residenti della zona, ormai spaventati dalla pericolosità dell'incrocio tra le vie Nievo e dei Mille, e viale Porta a mare. L'iter così lungo di quest'opera, della quale si parla ormai da almeno quattro anni, è da imputarsi alla necessità di approvare la variante urbanistica. Un requisito fondamentale, visto che il progetto non era conforme al Piano di assetto territoriale. Senza contare, poi, la lunga serie di tranelli burocratici che hanno più volte messo in difficoltà gli uffici di Palazzo Nodari e i ritardi prodotti dal lockdown primaverile. Lo scorso 10 marzo il consiglio comunale ha approvato la variante e solo dopo un periodo tecnico di qualche mese si è potuto approvare il progetto per la realizzazione di una infrastruttura attesa da tempo dalla popolazione delle due frazioni rodigine.
La squadra di governo cittadino di Edoardo Gaffeo aveva inserito già lo scorso settembre il progetto definitivo nel piano triennale delle opere pubbliche, affinché fossero messi da parte all'interno del bilancio comunale i 720mila euro necessari a costruire l'ampia rotatoria e messi da parte durante gli scorsi anni, quando la Regione ha erogato il finanziamento di quasi metà dell'opera. Nelle scorse settimane è stato fatto l'intervento di spostamento delle condotte di acqua e gas a cura delle relative ditte, Ap Reti Gas e Acquevenete.
LUNGO ITER
Tutto è cominciato nell'estate del 2016, quando l'ex amministrazione Bergamin aveva partecipato a un bando regionale per l'ottenimento di fondi destinati alle infrastrutture. A causa dell'elevato numero di incidenti automobilistici che annualmente avvengono sulla strada regionale 443, dove si incontrano le strade dirette alle due frazioni rodigine, l'ex responsabile dei Lavori pubblici Antonio Gianni Saccardin aveva proposto di realizzarvi una rotatoria. La risposta dalla Regione è arrivata un anno più tardi, nel luglio del 2017, e da lì in poi a più riprese era stato detto dall'ex amministrazione Bergamin che i lavori sarebbero partiti a breve. Invece solo nel novembre 2018, l'ex assessore Saccardin, sollecitato da consiglieri della sua stessa maggioranza sul perché non fosse ancora partito il cantiere a due anni di distanza dall'approvazione del progetto, rivelò che ci sarebbe voluto ancora parecchio tempo.
Già una prima complicazione sulla fattibilità del progetto era stata la presenza delle condotte idriche e del gas, perché la conformazione della nuova strada rendeva necessaria una modifica delle tubature, facendo lievitare i costi di ben 150mila euro. Un'opera, inoltre, progettata così grande che ha reso necessari degli espropri. Dove è previsto il passaggio della nuova sede stradale che compone la rotatoria e i suoi svincoli di ingresso e uscita, infatti, si trovano terreni e case di tre differenti proprietari, oltre ai passaggi di servitù in capo al Consorzio di bonifica Adige Po, che non poteva ritrovarsi senza gli adeguati spazi di manovra per la manutenzione degli argini.
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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