VIABILITÀ
ROVIGO Niente semafori a onda verde. A spiegarlo è il sindaco

Martedì 20 Agosto 2019
VIABILITÀ
ROVIGO Niente semafori a onda verde. A spiegarlo è il sindaco Edoardo Gaffeo in risposta a una interpellanza del consigliere comunale d'opposizione Antonio Rossini, citando pareri della Motorizzazione Civile sul rischio di incidenti che possono provocare per via del loro particolare funzionamento.
LA RICHIESTA
«I cittadini di Mardimago e Sarzano in via dei Mille, di Borsea in via Savonarola e di Rovigo in via Forlanini, via Nievo, via Risorgimento, via Giotto, viale Tre Martiri e Viale della Pace continuano a subire danni alle abitazioni e pericoli alla propria incolumità a causa del traffico intenso, anche di mezzi pesanti, che transita a velocità sostenuta», spiegava qualche giorno fa il consigliere Rossini, proponendo al sindaco telecamere, isole di traffico rialzate o semafori intelligenti, nei quali scatti il rosso qualora sopraggiunga un veicolo a una velocità superiore a quella consentita.
IL COMUNE
Per risolvere il problema, però, il sindaco ha spiegato che vuole mettere in campo una forza di Polizia Locale in grado di effettuare controlli più adeguati alle esigenze dei residenti: «È volontà dell'Amministrazione trovare una soluzione alle problematiche legate alla viabilità e, in particolare, quelle relative all'eccessiva velocità delle auto - sottolinea Gaffeo - Una prima risposta potrà essere data attraverso i controlli sulle zone più critiche da parte degli agenti della Polizia Locale. L'implementazione delle risorse umane a disposizione del Corpo, che, come noto, è attualmente fortemente carente, da un lato è già stata avviata attraverso due procedure per l'assunzione di tre agenti e di un ufficiale e, da un altro lato, attraverso una riorganizzazione di alcune funzioni di natura amministrativa, ora gravanti sugli uffici della Polizia Locale. Tutto ciò mira proprio a garantire una maggiore presenza degli agenti sul territorio».
SEMAFORO BOCCIATO
Ma per quanto riguarda l'utilizzo di semafori intelligenti, Gaffeo spiega che «a quanto è dato sapere, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha espresso a più riprese un parere negativo sulla legittimità dell'uso di queste apparecchiature. Ha evidenziato che le uniche finalità sono quelle dell'avanzamento delle correnti di traffico (sia veicolare che pedonale) e quindi l'azionamento del ciclo semaforico in base alla velocità dei veicoli non è coerente con la normativa in vigore. L'azionamento del ciclo semaforico in base alla velocità potrebbe essere una fonte dl pericolo per la sicurezza nella circolazione, considerato che l'arresto imposto a un veicolo che sopraggiunge ad alta velocità potrebbe causare tamponamenti o pericolose manovre evasive, con conseguente responsabilità penale e civile dell'ente per danni e lesioni derivanti da sinistri».
Alberto Lucchin
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