FRAZIONI
ROVIGO Via San Michele del Carso è una striscia di asfalto costellata di buche. Così tante che il residente Dario Benà si appella al sindaco Edoardo Gaffeo perché risolva una volta per tutte questa situazione che descrive come angosciante. Il neo eletto risiede proprio a Sarzano, come Benà, che racconta come abbia per anni cercato di parlare con le diverse amministrazioni che si sono succedute a Palazzo Nodari, ma le sue richieste sono sempre cadute nel vuoto. «Abito nell'ultimo tratto di strada, situata al di là del passante nord. Sono anni che scrivo, ma non è ancora stato fatto niente. La strada ormai è ridotta a un colabrodo, con buche profonde anche 30 centimetri. Stiamo distruggendo le nostre auto, siamo tre famiglie e siamo esasperati. Non sappiamo più cosa fare e a chi rivolgerci».
Da questo quadro, la richiesta al sindaco: «Se non ci sono finanziamenti, ci basterebbe che il Comune ci portasse intanto un po' di stabilizzato, per chiudere provvisoriamente le buche. Spero che la mia richiesta venga esaudita».
Non che in centro a Rovigo le cose vadano tanto meglio. Riccardo Mares continua la sua battaglia perché sia sistemato il marciapiede di via Ciro Menotti, perché sia nuovamente agibile l'accesso all'asilo nido. Da dicembre inoltra messaggi di posta elettronica al Comune perché qualcuno prenda in carico questa richiesta, chiedendo che sia sistemato un pezzo di asfalto di cinque metri quadrati e rendere così sicuro e pulito l'accesso a una scuola. L'ultima mail l'ha inviata la settimana scorsa con la nuova amministrazione di centrosinistra di Edoardo Gaffeo, sperando che possa finalmente essere risolta una situazione che si protrae da mesi e alla quale nessuno gli ha mai risposto.
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Via San Michele del Carso è una striscia di asfalto costellata di buche. Così tante che il residente Dario Benà si appella al sindaco Edoardo Gaffeo perché risolva una volta per tutte questa situazione che descrive come angosciante. Il neo eletto risiede proprio a Sarzano, come Benà, che racconta come abbia per anni cercato di parlare con le diverse amministrazioni che si sono succedute a Palazzo Nodari, ma le sue richieste sono sempre cadute nel vuoto. «Abito nell'ultimo tratto di strada, situata al di là del passante nord. Sono anni che scrivo, ma non è ancora stato fatto niente. La strada ormai è ridotta a un colabrodo, con buche profonde anche 30 centimetri. Stiamo distruggendo le nostre auto, siamo tre famiglie e siamo esasperati. Non sappiamo più cosa fare e a chi rivolgerci».
Da questo quadro, la richiesta al sindaco: «Se non ci sono finanziamenti, ci basterebbe che il Comune ci portasse intanto un po' di stabilizzato, per chiudere provvisoriamente le buche. Spero che la mia richiesta venga esaudita».
Non che in centro a Rovigo le cose vadano tanto meglio. Riccardo Mares continua la sua battaglia perché sia sistemato il marciapiede di via Ciro Menotti, perché sia nuovamente agibile l'accesso all'asilo nido. Da dicembre inoltra messaggi di posta elettronica al Comune perché qualcuno prenda in carico questa richiesta, chiedendo che sia sistemato un pezzo di asfalto di cinque metri quadrati e rendere così sicuro e pulito l'accesso a una scuola. L'ultima mail l'ha inviata la settimana scorsa con la nuova amministrazione di centrosinistra di Edoardo Gaffeo, sperando che possa finalmente essere risolta una situazione che si protrae da mesi e alla quale nessuno gli ha mai risposto.
Alberto Lucchin
