Un vero boom delle truffe on-line Il lockdown cambia la criminalità

Domenica 6 Giugno 2021
Un vero boom delle truffe on-line Il lockdown cambia la criminalità
QUESTURA
ROVIGO Sessanta denunce in cinque mesi per truffe legate al web o a oggetti messi in vendita online: è allarme. La questura ha raccolto venerdì le due ennesime denunce da parte di persone che avevano messo in vendita oggetti usati sul web e sono state indotte dall'acquirente truffatore a recarsi al bancomat, tanto da arrivare a una sessantina di denunce in cinque mesi per episodi simili o per phising. L'abilità del truffatore fa sì che la vittima venga tratta in inganno e anziché ricevere il denaro, lo accrediti su una carta ricaricabile difficilmente rintracciabile perché rilasciata all'estero o intestata a persona inesistente. La Polizia di Stato e in particolare la questura raccomandano, per la vendita di un prodotto sul web, di non recarsi mai allo sportello bancomat e di concludere l'operazione con bonifici o ricariche su carte di debito o credito senza recarsi allo sportello.
TRUFFE ON-LINE
Secondo il monitoraggio effettuato dalla Polizia, le principali truffe telematiche che vengono realizzate su internet partono da e-mail contenenti proposte come finte vendite all'asta sul web con merci offerte e mai inviate ai clienti o con prezzi gonfiati, offerte di servizi gratis che poi si rivelano a pagamento o non vengono forniti, vendite di hardware o software su catalogo on-line che poi non vengono inviate, schemi di investimento a piramide, opportunità di affari e franchising, offerte di lavoro a casa con acquisto anticipato di materiale necessario all'esecuzione di tale lavoro, prestiti di denaro (mai concessi) con richiesta anticipata di commissione, false promesse di rimuovere informazioni negative per l'ottenimento di crediti (rimozione di nominativi da black-list), false promesse di concessione (con richiesta di commissione) di carte di credito a soggetti con precedenti negativi, numeri a pagamento (tipo 899) da chiamare per scoprire un ammiratore segreto o una fantomatica vincita di vacanze o di oggetti. Nella maggior parte dei casi il tentativo di truffa inizia con l'invio di una e-mail alla potenziale vittima. In caso di sospetto, bisogna salvare l'email, non cliccarla e informare immediatamente la Polizia.
TRUFFE AGLI ANZIANI
Durante la pandemia i furti sono diminuiti, ma le truffe sono aumentate mietendo vittime soprattutto tra le persone anziane. Si sono verificati casi in cui finti operatori della Ulss hanno usato la scusa di dover fare il tampone per introdursi in casa. Con l'imminente inizio del periodo estivo, poi, il pericolo delle truffe è maggiore a causa del parziale svuotamento delle città e con le persone della terza età che rimangono più sole. Da qui l'appello della Polizia di Rovigo: «Dobbiamo far sapere ai nostri nonni e genitori che non sono soli. Quando si hanno dubbi sulle persone che si incontrano o che vogliono entrare in casa, è bene telefonare al 113. Nelle pagine del sito www.poliziadistato.it sono raccolte tutte le iniziative per informare i cittadini e metterli in guardia dalle truffe».
R. Pau.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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