Ucciso dal Covid a 48 anni: il cuore del Calcio Fratta in aiuto alla vedova

sabato 9 gennaio 2021
Ucciso dal Covid a 48 anni: il cuore del Calcio Fratta in aiuto alla vedova
SOLIDARIETÀ
OCCHIOBELLO Il Calcio Fratta segna il gol più bello. La società dilettantistica è rimasta toccata dalla storia di Ilaria Righetti. La donna di Santa Maria Maddalena ha perso il marito Stefano Baglioni, portato via dal Covid a soli 48 anni, tra le vittime più giovani della pandemia in Polesine. Ilaria ha lanciato un appello, una richiesta d'aiuto e rimane alla ricerca di un lavoro, come baby-sitter o nel settore delle pulizie. Andrea Campion, presidente del Fratta, ha letto la storia raccontata da Il Gazzettino e ha contattato la donna per consegnarle un assegno di 400 euro.
LA SOCIETÀ DI CALCIO
«D'accordo con la società e il direttivo, abbiamo deciso di aiutare Ilaria Righetti e offrirle questa somma: non sarà molto, ma almeno servirà ad affrontare le spese vive in attesa di tempi migliori». La consegna è avvenuta ieri mattina e nell'occasione è stata scattata anche una foto: un messaggio di speranza, un bel gesto di solidarietà in un momento delicato per le famiglie, sia dal punto di vista sanitario che economico. Oltre all'assegno, Ilaria Righetti ha ricevuto delle mascherine personalizzate con i colori biancorossi, donate dal Fratta alla donna e alla sorella.
COPPIA FELICE
La 48enne e il marito Stefano Baglioni, entrambi originari di Ferrara, si erano trasferiti in provincia di Rovigo 18 anni fa e avevano instaurato legami affettivi importanti a Santa Maria Maddalena. Erano una coppia felice: le escursioni in montagna, le gite a bordo della moto, le scampagnate con gli inseparabili cagnolini. Una normalità interrotta troppo presto dal Coronavirus, un incubo diventato realtà a novembre. Dopo alcuni giorni trascorsi a casa in isolamento, il quadro clinico di Stefano ha iniziato a preoccupare i medici e l'uomo era stato ricoverato all'ospedale di Trecenta. Stefano è scomparso la notte di Natale, gettando nello sconforto la famiglia, i parenti e i conoscenti di Occhiobello. A distanza di due settimane, l'appello di Ilaria Righetti riportato sulle colonne del nostro giornale e, tramite il passaparola virtuale dei social, ha raggiunto le quasi 150 condivisioni.
GRATITUDINE
«Ringrazio di cuore il Calcio Fratta per l'atto di solidarietà nei miei confronti commenta la donna - In un momento come questo per me ha un importante significato». La società biancorossa è già scesa in campo in altre occasioni per operazioni di beneficenza. «Abbiamo donato quasi 2mila euro in dispositivi di sicurezza, all'ospedale San Luca di Trecenta, grazie allo sponsor Due Erre, ditta di Padova avviata nell'import-export di frutta e verdura, nata da Romeo Zanotto e Renato Dalvit, entrambi originari di Fratta spiega il presidente Campion In paese siamo riusciti a donare mascherine e quadernoni agli alunni di primaria e medie, le mascherine alla Casa Sacra famiglia e un computer a una bambina affetta da una malattia rara». Tutto ciò nonostante le carenze nei ricavi: «I campionati sono sospesi da oltre due mesi, per i club dilettantistici sono fondamentali i punti ristoro nelle gare in casa e i tifosi presenti allo stadio».
Alessandro Garbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci