BADIA POLESINE
Sistema scolastico, formazione e teatro sono stati gli elementi principali di una recente serata organizzata dal Rotary club di Badia PolesineLendinaraAlto Polesine. La conviviale promossa da Federico Amal ha visto come relatori la dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo di Lendinara Laura Riviello, la professoressa Chiara Nezzo e il responsabile dei laboratori teatrali Emilio Milani. Proprio la dirigente, dopo i saluti e l'introduzione del presidente del club Martino Beggio, ha evidenziato le potenzialità del sistema scolastico italiano.
La Riviello ha posto l'accento sull'importanza del ruolo di facilitatore intrapreso nella nuova esperienza, per stabilire utili sinergie tra la comunità educante e i diversi attori presenti nella comunità locale, valorizzando contestualmente l'imprescindibile alleanza scuola-famiglia. Chiara Nezzo, invece, ha parlato delle attività collaterali da lei coordinate da quattro anni nei laboratori teatro-educativi predisposti per permettere uno sviluppo delle relazioni umane fra gli studenti, molto spesso sottovalutate.
I PERCORSI
Questi percorsi terminano annualmente con la restituzione di quanto appreso in una rappresentazione al teatro Ballarin che coinvolge ovviamente le famiglie. Interessante anche l'intervento di Emilio Milani sui percorsi intrapresi dagli studenti nello studio del fenomeno criminale locale innescato da Felice Maniero, lasciando la possibilità a ciascun studente di crearsi una propria idea su quanto accaduto, mediante la ricerca sul web delle notizie in merito ai fatti criminosi compiuti dalla Mala del Brenta. In seguito a ciò, sabato 4 aprile sempre al Ballarin, ci sarà un momento di approfondimento portato in scena dagli alunni partecipanti al progetto.
F.Ros.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sistema scolastico, formazione e teatro sono stati gli elementi principali di una recente serata organizzata dal Rotary club di Badia PolesineLendinaraAlto Polesine. La conviviale promossa da Federico Amal ha visto come relatori la dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo di Lendinara Laura Riviello, la professoressa Chiara Nezzo e il responsabile dei laboratori teatrali Emilio Milani. Proprio la dirigente, dopo i saluti e l'introduzione del presidente del club Martino Beggio, ha evidenziato le potenzialità del sistema scolastico italiano.
La Riviello ha posto l'accento sull'importanza del ruolo di facilitatore intrapreso nella nuova esperienza, per stabilire utili sinergie tra la comunità educante e i diversi attori presenti nella comunità locale, valorizzando contestualmente l'imprescindibile alleanza scuola-famiglia. Chiara Nezzo, invece, ha parlato delle attività collaterali da lei coordinate da quattro anni nei laboratori teatro-educativi predisposti per permettere uno sviluppo delle relazioni umane fra gli studenti, molto spesso sottovalutate.
I PERCORSI
Questi percorsi terminano annualmente con la restituzione di quanto appreso in una rappresentazione al teatro Ballarin che coinvolge ovviamente le famiglie. Interessante anche l'intervento di Emilio Milani sui percorsi intrapresi dagli studenti nello studio del fenomeno criminale locale innescato da Felice Maniero, lasciando la possibilità a ciascun studente di crearsi una propria idea su quanto accaduto, mediante la ricerca sul web delle notizie in merito ai fatti criminosi compiuti dalla Mala del Brenta. In seguito a ciò, sabato 4 aprile sempre al Ballarin, ci sarà un momento di approfondimento portato in scena dagli alunni partecipanti al progetto.
F.Ros.
