«La schedatura dei Rom è illegale» A Rovigo parte la rivolta anti-Salvini

Domenica 21 Luglio 2019
LA CIRCOLARE MINISTERIALE
ROVIGO «Adesso che si parla di mappatura di rom, sinti e caminanti, Salvini dovrebbe cercare di compilare una mappa del tesoro per i soldi nascosti agli italiani dalla Lega»: è la risposta che dà Raffaela Salmaso, portavoce delle Donne democratiche del Veneto, alla circolare sui campi rom mandata dal ministro dell'Interno ai prefetti.
RETE ANTIDISUGUAGLIANZE
Ieri l'associazione Libera e la Rete dei Numeri pari, impegnata contro le disuguaglianze, hanno convocato a Rovigo una conferenza stampa insieme alle voci della Sinistra locale, davanti a un luogo emblematico, il monumento a Giacomo Matteotti, per contestare la circolare Salvini. Perché è «una misura discriminatoria nei confronti di queste comunità» e i fatti «stanno preparando il terreno a una situazione emergenziale che già nel 2011 era stata dichiarata illegittima dal Consiglio di Stato». «Il ministro Salvini dovrebbe studiare. Quello che fu definito un censimento, organizzato dal ministro Maroni tra il 2009 e il 2011, fu in realtà una schedatura su base etnica, vietata in Italia»: le forze che si sono date appuntamento ieri in piazza Matteotti, temono dunque che la circolare sia il primo passo verso un piano di sgomberi e allontanamenti nei prossimi mesi.
ASSOCIAZIONE LIBERA
Il referente regionale di Libera Roberto Tommasi (nella foto) ha già scritto ai prefetti per conoscere le loro intenzioni sull'applicazione della circolare e per l'apertura di un tavolo informativo con gli amministratori locali. «Peraltro l'Italia - ha ricordato Tommasi - ha ricevuto dalla Commissione europea ingenti finanziamenti per il periodo 2014-2020 al fine di garantire una casa, un lavoro, una scuola e una protezione sanitaria per rom, sinti e caminanti e per la popolazione in estrema povertà come i senza fissa dimora. Se non vengono rispettati gli accordi, ci sarà la sospensione dei finanziamenti europei erogati, per un totale di 7 miliardi di euro. Dove sono finiti quei soldi? Non ci risulta nessun progetto di inclusione». In tema di illegalità, la portavoce della conferenza regionale che raccoglie iscritte ed elettrici del Partito democratico, Raffaela Salmaso, ha puntato il dito sui 49 milioni di rimborsi elettorali utilizzati per spese personali per cui il tribunale di Genova ha condannato per truffa ai danni dello Stato il fondatore della Lega Umberto Bossi e l'ex tesoriere Francesco Belsito. Elena Paolizzi e Laura Bassi per Articolo Uno Mdp, Diego Foresti e Giovanna Pineda per Rifondazione e Serena Gregnanin per la Sinistra italiana, hanno ribadito che la circolare Salvini per il ripristino della legalità va contro la Costituzione, che non consente censimenti etnici, su persone propagandate come una minaccia alla sicurezza. Mentre in Italia «altra sicurezza è veramente a rischio: quella sul lavoro; quella della cura adeguata, con una sanità sempre più depauperata di professionisti; quella delle donne, molte vittime di violenza; quella della casa, non più accessibile alle giovani generazioni; quella economica per i salari che non permettono neppure di pensare a costruirsi un futuro; e quella dell'ambiente». Davanti a tanta propaganda e odio, «non suscita sorpresa - ha aggiunto Paolizzi - il rifiuto del sindaco di Villadose di non concedere la residenza a un ex carcerato, che ha già pagato il conto con la giustizia».
DOSSIER ISTAT
Secondo l'Istat nel 2017 i cittadini di origine rom e sinti in Italia sono tra 120 e 180mila: 16.400 (il 43% ha la cittadinanza italiana secondo le stime Istat) vivono in emergenza abitativa in insediamenti gestiti dalle Amministrazioni locali, e invece 9.600 in campi abusivi.
Nicola Astolfi
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