LA PROFILASSI SANITARIA
ROVIGO Resteranno ancora per qualche giorno a casa e

Martedì 28 Gennaio 2020
LA PROFILASSI SANITARIA
ROVIGO Resteranno ancora per qualche giorno a casa e in costante contatto con le autorità sanitarie per precauzione i due bambini cinesi da poco arrivati in Italia che frequenteranno la scuola a Castelguglielmo e non presentano alcun sintomo sospetto. L'arrivo di due fratellini dalla Cina all'Alto Polesine ha destato preoccupazione in diversi genitori degli alunni che frequentano lo stesso istituto scolastico in cui i nuovi alunni saranno inseriti. Le notizie sull'epidemia di una malattia provocata da un nuovo Coronavirus nell'area della Cina, che ha come epicentro la città di Wuhan, stanno suscitando allarme in tutto il mondo, allarme che a livello locale si concretizza in vicende come questa, seguita attentamente dall'Ulss 5, interpellata dal sindaco di Canda Alessandro Berta. I ragazzini in questione stanno bene, non presentano sintomi e non provengono dalla zona di Wuhan. «Non si tratta di un caso sospetto, perché nulla fa pensare a un problema, quello che stiamo facendo è una precauzione ulteriore», spiega il direttore generale dell'Ulss 5 Polesana Antonio Compostella, che ha consultato anche la Regione sulle procedure da seguire di fronte alla questione di un virus ancora poco conosciuto.
INSERIMENTO RITARDATO
L'ingresso a scuola dei due bambini, arrivati in Italia più di dieci giorni fa, è slittato in via precauzionale. «La patologia da Coronavirus partita dalla Cina sta diventando un problema di livello internazionale, è questo elemento ad aver provocato lo stato di allerta e tensione da parte dei genitori degli alunni della scuola che i bambini di nazionalità cinese dovrebbero frequentare premette il direttore dell'Ulss - Una preoccupazione comprensibile, ma che appare infondata. Dalle informazioni che abbiamo ottenuto anche nel rapportarci col sindaco del paese di residenza dei bimbi, col quale ci si è subito attivati, ci risulta che i bambini sono rientrati in Italia da almeno 10 giorni, e questo è un primo dato importantissimo».
NESSUN SINTOMO
Il fatto che i bambini non abbiano mostrato alcun disturbo in questo lasso di tempo fa pensare che non ci sia motivo di preoccuparsi. «La valutazione fa fatta sulla base della sintomatologia clinica, poiché non sono ancora indicati test di laboratorio da fare se non ci sono sintomi, che nel caso di questa patologia sono febbre ed eventuale compromissione della funzione respiratoria spiega Compostella - I bambini di cui parliamo non hanno avuto né hanno tuttora sintomi che possano destare sospetti e quindi le prime indicazioni ricevute sono quelle di portare avanti un'osservazione attenta. I bimbi sono in una sorta di quarantena familiare, su nostra indicazione restano a casa con la famiglia per lasciar passare qualche giorno».
PROFILASSI FAMILIARE
L'obiettivo è quello di arrivare a un totale di 14 giorni, periodo che dai primi dati scientifici risulta essere il tempo massimo di incubazione della malattia. «La famiglia, molto disponibile, è in costante contatto con noi e ci aggiorna telefonicamente riferendoci ad esempio delle misurazioni della temperatura effettuate per verificare che non ci sia febbre prosegue il direttore generale In base ai dati acquisiti l'azienda sanitaria valuterà quel che è opportuno fare, tutto al momento segnala che non ci sono problemi ma ci muoviamo con la massima cautela». Si valuterà anche l'idea di una visita medica a domicilio, anche considerando che un ipotetico rischio di contagio andrebbe evitato anche per il personale medico. «Stiamo monitorando attentamente con un'osservazione passiva conclude Una volta superati i 14 giorni senza sintomi i bambini potranno andare a scuola, quindi già dalla prossima settimana».
I.Bel.
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