La ditta ricorre al Tar, ma il paese si mobilita

Martedì 27 Gennaio 2015
(G.Vis.) Torna di attualità il tema della centrale a biomasse a San Martino.
Nonostante nella seduta del consiglio comunale del 21 novembre, fu annunciato il diniego dell'autorizzazione alla costruzione della centrale nel centro del paese da parte della Provincia, ente competente, nel suo intervento il sindaco Vinicio Piasentini aveva premesso che esisteva sempre la possibilità per la ditta proponente di ricorrere al Tar contro il provvedimento di Palazzo Celio.
E infatti entro i termini di legge, la società "I frutti del sole" ha fatto ricorso al giudice amministrativo sia contro il no provinciale che contro la decisione del Comune che ha modificato il proprio regolamento di polizia urbana, introducendo norme più restrittive per l'insediamento di impianti a biomasse. Fissate per esempio alcune distanze minime dall'abitato: fino a 1 megawatt di potenza dell'impianto è richiesta una distanza di almeno 1,5 chilometri dall'ultima casa del centro abitato. Fino a 3 megawatt si deve stare ad almeno 2,5 chilometri di distanza dall'ultimo fabbricato ad uso di civile abitazione.
Ora la questione sarà discussa dal giudice veneziano, ma il comitato cittadino "San Martino in salute" non intende restare a guardare. Sta proponendo incontri con esperti che affronteranno le tematiche ambientali e di igiene pubblica connesse proprio alla centrale a biomasse.
Al momento non si conoscono le reazioni dell'amministrazione comunale, ma è facile prevedere che si spenderà per il riconoscimento della legittimità delle proprie decisioni.
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