RIFIUTI
ROVIGO Una discarica in sospeso. Il primo agosto la Provincia ha concesso al Consorzio Rsu la proroga al 31 dicembre del termine stabilito entro luglio, per l'individuazione del nuovo gestore di Taglietto 0. Che non è solo una discarica chiusa, ma un problema spinoso che grava sulle spalle dei sindaci, mentre sembra covare sotto la cenere una nuova guerra dei rifiuti innescata dalle nuove nomine del nuovo consiglio di amministrazione di Ecoambiente. In questo caso, però, il problema è diverso. O meglio, al momento ancora non riguarda Ecoambiente, che non ha preso in carico Taglietto 0. Il tutto riguarda la vicenda della sopraelevazione e dello stoccaggio provvisorio di 47mila metri cubi di rifiuti sulla sommità di Taglietto 0, nell'ambito dei lavori di bonifica e ampliamento di Taglietto 1, sulla quale è in corso un processo sull'appalto affidato a Daneco. Proprio la Daneco, che aveva in gestione Taglietto 0 e si sarebbe dovuta occupare per 30 anni della gestione cosiddetta post mortem, ovvero delle procedure di controllo, monitoraggio e di rimozione del percolato, è entrata in crisi, con il concordato liquidatorio aperto nel luglio dello scorso anno e la prima adunanza dei creditori fissata il 25 settembre prossimo. Non solo per il sistema rifiuti polesano si è creato un danno stimato in 3,6 milioni di euro per il post mortem di Taglietto 0 e di 2,3 per il capping, ma nell'agosto di due anni fa in cui il percolato è stato fuori controllo perché Daneco non aveva più dipendenti a Rovigo. Il nodo è la gestione della discarica, oltre alla soprealevazione provvisoria, che è stato scelto di lasciar lì. Il 13 febbraio la Provincia ha dato un parere favorevole di compatibilità ambientale per il progetto presentato dal Consorzio Rsu per la collocazione definitiva del deposito provvisorio sulla sommità di Taglietto 0. Ma fra le prescrizioni c'era l'individuazione del gestore della discarica entro luglio. E non c'è.
F.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Una discarica in sospeso. Il primo agosto la Provincia ha concesso al Consorzio Rsu la proroga al 31 dicembre del termine stabilito entro luglio, per l'individuazione del nuovo gestore di Taglietto 0. Che non è solo una discarica chiusa, ma un problema spinoso che grava sulle spalle dei sindaci, mentre sembra covare sotto la cenere una nuova guerra dei rifiuti innescata dalle nuove nomine del nuovo consiglio di amministrazione di Ecoambiente. In questo caso, però, il problema è diverso. O meglio, al momento ancora non riguarda Ecoambiente, che non ha preso in carico Taglietto 0. Il tutto riguarda la vicenda della sopraelevazione e dello stoccaggio provvisorio di 47mila metri cubi di rifiuti sulla sommità di Taglietto 0, nell'ambito dei lavori di bonifica e ampliamento di Taglietto 1, sulla quale è in corso un processo sull'appalto affidato a Daneco. Proprio la Daneco, che aveva in gestione Taglietto 0 e si sarebbe dovuta occupare per 30 anni della gestione cosiddetta post mortem, ovvero delle procedure di controllo, monitoraggio e di rimozione del percolato, è entrata in crisi, con il concordato liquidatorio aperto nel luglio dello scorso anno e la prima adunanza dei creditori fissata il 25 settembre prossimo. Non solo per il sistema rifiuti polesano si è creato un danno stimato in 3,6 milioni di euro per il post mortem di Taglietto 0 e di 2,3 per il capping, ma nell'agosto di due anni fa in cui il percolato è stato fuori controllo perché Daneco non aveva più dipendenti a Rovigo. Il nodo è la gestione della discarica, oltre alla soprealevazione provvisoria, che è stato scelto di lasciar lì. Il 13 febbraio la Provincia ha dato un parere favorevole di compatibilità ambientale per il progetto presentato dal Consorzio Rsu per la collocazione definitiva del deposito provvisorio sulla sommità di Taglietto 0. Ma fra le prescrizioni c'era l'individuazione del gestore della discarica entro luglio. E non c'è.
F.Cam.
