L'ex collegio Angelo custode da 11 anni custodisce le raccolte

Lunedì 15 Luglio 2019
L'ex collegio Angelo custode da 11 anni custodisce le raccolte
LA STRUTTURA
ROVIGO La biblioteca del Seminario vescovile, in via Sichirollo 74, ha trovato spazio dal 2008 al primo piano dell'ex collegio Angelo custode, e «vuole essere una presenza viva e attiva all'interno della città» ricorda don Bruno Cappato, che ne è responsabile insieme al referente Adriano Mazzetti, già direttore dell'Accademia dei Concordi.
CENTRO DI CULTURA
La biblioteca non può essere solo un museo, ma è soprattutto un interlocutore della società, perché «la biblioteca è un mondo, non è solo libri», per dire che la collezione è fatta anche delle persone che l'hanno costruita, insieme a chi oggi conserva i libri e li comunica, aggiunge Mazzetti.
LA STORIA
Il primo catalogo che documenta il patrimonio librario del seminario vescovile risale al Settecento, quando monsignor Arnaldo Speroni, vescovo dal 1766 al 1800, iniziò a organizzare la raccolta frutto di numerose donazioni, nel seminario che fece costruire in via Sichirollo al posto dell'ex convento di Sant'Agostino.
EX CONVENTI
Oggi è il vecchio Seminario davanti alla curia vescovile: dal 1794 al 1966, fu il Seminario un luogo unico di cultura a Rovigo, dove arrivarono anche i fondi librari dei conventi soppressi nel periodo napoleonico, come il monastero degli Olivetani.
VESCOVI PROTAGONISTI
La storia della biblioteca è anche quella, tra i vescovi successivi, di monsignor Bernardo Antonino Squarcina, che «a Rovigo portò alcune delle migliori menti del Triveneto e della Lombardia.
IL RISORGIMENTO
Queste formarono - ricorda Mazzetti - una classe molto attiva nelle fasi risorgimentali». E arrivarono a Rovigo spesso dal Trentino, per sfuggire ai controlli austriaci.
FONDI STORICI
Altra gloria di Rovigo fu il docente e rettore del seminario monsignor Luigi Ramello: ultimo bibliotecario dei Silvestri, fu membro e presidente dell'Accademia dei Concordi, e arricchì di molti volumi la biblioteca del seminario e quella dei Concordi.
LASCITO SICHIROLLO
Il lascito più significativo tra i fondi librari resta quello umanistico di monsignor Giacomo Sichirollo. E sempre nel Novecento, per la storia della biblioteca è indimenticabile l'opera di monsignor Aldo Balduin: bibliotecario del seminario vescovile, aveva imparato la catalogazione con schede a stampa alla Biblioteca Vaticana, con canoni di schedatura che erano gli stessi della Biblioteca del Congresso di Washington.
CATALOGAZIONE RIGOROSA
La catalogazione che monsignor Balduin realizzò dal 1937 al 1990, quando morì, conta oltre 26 mila schede principali. E resta un ulteriore patrimonio culturale della città da valorizzare.
ACCESSO SU APPUNTAMENTO
La biblioteca del seminario vescovile è aperta il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9.30 alle 13, e il mercoledì con orario continuato fino alle 17.30. L'accesso è garantito tramite appuntamento, telefonando allo 0425.360648.
N.Ast.
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