L'ANNIVERSARIO
ROVIGO Una iscrizione sui cartelli stradali di Granzette per ricordare il martire del fascismo. Il 12 aprile 2021 ricorre l'anniversario della tragica morte del socialista Luigi Masin a opera di una squadra fascista. Il momento storico era quello degli scontri tra fascisti e socialisti prima dell'avvento al potere del fascismo.
Masin fu assassinato con un colpo di pistola alle 4 di notte, nella camera da letto, mentre era intento a vestirsi e di fronte alla moglie con in braccio un figlio di 18 mesi; nel cortile sottostante gli squadristi fascisti tenevano ferma la figlia 16enne, l'anziana madre e gli altri tre figli: Paolo di anni 13, Vittorio di anni 9 Alice di anni 7. Ne seguì il cosiddetto processo burla, terminato qualche mese più tardi, il 9 dicembre, con l'assoluzione di tutti gli imputati partecipanti alla spedizione, imputati anche per l'incendio e devastazione di una abitazione adiacente la casa del Masin e delle due sedi del Circolo socialista di Granzette e Boara Polesine.
Una raccolta firme tra alcuni residenti della frazione propone di celebrare il ricordo di Luigi Masin, «in un atto di riconciliazione sociale e istituzionale, con la vittima, i suoi eredi e il Paese devastato, che compete anche al Comune di Rovigo» si legge nella proposta avanzata in questi giorni.
«Per questo motivo - continua - si chiede che nel cartello stradale posto all'entrata del paese venga posta la dicitura: Paese del martire socialista Luigi Masin».
A.Luc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Una iscrizione sui cartelli stradali di Granzette per ricordare il martire del fascismo. Il 12 aprile 2021 ricorre l'anniversario della tragica morte del socialista Luigi Masin a opera di una squadra fascista. Il momento storico era quello degli scontri tra fascisti e socialisti prima dell'avvento al potere del fascismo.
Masin fu assassinato con un colpo di pistola alle 4 di notte, nella camera da letto, mentre era intento a vestirsi e di fronte alla moglie con in braccio un figlio di 18 mesi; nel cortile sottostante gli squadristi fascisti tenevano ferma la figlia 16enne, l'anziana madre e gli altri tre figli: Paolo di anni 13, Vittorio di anni 9 Alice di anni 7. Ne seguì il cosiddetto processo burla, terminato qualche mese più tardi, il 9 dicembre, con l'assoluzione di tutti gli imputati partecipanti alla spedizione, imputati anche per l'incendio e devastazione di una abitazione adiacente la casa del Masin e delle due sedi del Circolo socialista di Granzette e Boara Polesine.
Una raccolta firme tra alcuni residenti della frazione propone di celebrare il ricordo di Luigi Masin, «in un atto di riconciliazione sociale e istituzionale, con la vittima, i suoi eredi e il Paese devastato, che compete anche al Comune di Rovigo» si legge nella proposta avanzata in questi giorni.
«Per questo motivo - continua - si chiede che nel cartello stradale posto all'entrata del paese venga posta la dicitura: Paese del martire socialista Luigi Masin».
A.Luc.
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