Gomma, rotaia e vie d'acqua

Venerdì 19 Luglio 2019
Gomma, rotaia e vie d'acqua
PIANO REGIONALE
ROVIGO Alta velocità, intermodalità e integrazione tariffaria tra ferro e gomma con il cosiddetto biglietto unico. Si riassume in questi tre obiettivi il piano di mobilità sostenibile della Regione, presentato ieri mattina nella sala consiliare della Provincia. Ad illustrarne le linee sono stati il direttore del settore Infrastrutture, Trasporti e Logistica Giuseppe Fasiol, il collega della Mobilità e Trasporti Mauro Menegazzo e, soprattutto, l'assessore ai Lavori Pubblici e Trasporti Elisa De Berti. Il Veneto è un territorio dalla conformazione e posizione geografica molto particolare, questo costringe la Regione a sviluppare diverse modalità di azione per permettere a tutte le sue province di poter contare su una mobilità adeguata alle differenti utenze.
MOBILITÀ SOSTENIBILE
Il piano di mobilità è composto da otto obiettivi, otto strategie e 32 azioni. Gli obiettivi sono quelli di connettere il Veneto ai mercati nazionali ed esteri, potenziare la mobilità connettendo i differenti mezzi di trasporti e non mettendoli in concorrenza tra loro, promuovere lo sviluppo sostenibile del turismo e del territorio stesso. Per fare questo l'intenzione è di portare la Tav da Milano fino a Venezia, migliorare i terminal portuali di Chioggia e Venezia, potenziare gli accessi ai comprensori turistici e avviare una transizione alla mobilità sostenibile.
OBIETTIVO POLESINE
In questo piano regionale, che ha un orizzonte temporale fino al 2030, il Polesine è stato inserito in un progetto volto a garantire equità e investimenti per incentivare il sistema turistico, per fare in modo che la provincia rodigina possa essere connessa al Veneto centrale, la zona cardine della regione. Per fare questo, sono previste un centinaio di azioni strategiche non solo per migliorare le infrastrutture preesistenti, ma anche per promuovere una strategia di innovazione, governo e controllo del trasporto in tutti i suoi aspetti.
STRADE E FERROVIE
Andando nel concreto, l'assessore De Berti ha spiegato che in ambito ferroviario gli obiettivi sono quelli di velocizzare la linea Adria-Mestre, proseguire con la chiusura dei passaggi a livello e realizzare uno studio di fattibilità per l'elettrificazione della linea Legnago-Rovigo. Per quanto riguarda il trasporto su gomma, invece, gli interventi sono limitati visto che attualmente la Regione comunque già investe 430 milioni di euro ogni anno. Infatti, per quanto riguarda le corriere, la competenza passa dalla Regione, che invece gestisce le tratte su ferro, alle Province. «La ferrovia non deve essere concorrente alla gomma e pertanto è auspicabile che ci siano delle convergenze per garantire le intermodalità. Il mio esempio di riferimento è sempre Treviso, dove il dialogo tra enti e società di trasporto è costante» ha spiegato De Berti.
RETE DI AMMINISTRATORI
Uno sprone nei confronti degli amministratori locali a collaborare è arrivato anche dal consigliere regionale Graziano Azzalin (Pd): «Il Piano dei trasporti è un'opportunità da sfruttare al meglio, non solo per rispondere alle esigenze quotidiane dei cittadini, ma anche dal punto di vista turistico e dello sviluppo economico - sottolinea - Il completamento del sistema infrastrutturale su acqua, ferro e gomma e la sua interconnessione è fondamentale per il Polesine del domani. Mi auguro perciò che amministratori locali e portatori d'interesse presentino osservazioni e proposte, in modo da approvare in autunno un documento che sia largamente condiviso. È necessario indicare priorità precise per ottenere poi finanziamenti adeguati».
Alberto Lucchin
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