Gaffeo al vertice di Autonomie locali venete

Giovedì 20 Febbraio 2020
ENTI LOCALI
ROVIGO Il sindaco Edoardo Gaffeo è il primo presidente della neonata sezione veneta di Ali, Autonomie locali italiane. Gaffeo e con lui il direttivo che lo affiancherà, sono stati eletti per acclamazione nel congresso regionale che si è svolto in Pescheria nuova, ospiti per la tavola rotonda che è seguita, il presidente nazionale Matteo Ricci (sindaco di Pesaro) e il sottosegretario agli Interni con delega agli enti locali, Achille Variati, moderata dal vice capocronista del Gazzettino Luca Gigli. Non sono mancati gli interventi del direttore nazionale di Ali, Valerio Lucciarini, e del presidente del consiglio nazionale Bruno Manzi.
Ali, nata dalla riforma della vecchia Lega per le autonomie italiane e realtà esistente dal 1916, raccoglie i sindaci riformisti, ma non è solo un'espressione politica, quanto un gruppo che avanza proposte e si collega all'Anci, tanto che come ha ricordato Ricci, un recente successo nato da Ali e sostenuto dall'Anci, è stata la legge sulla dignità dei sindaci per aumentare il compenso dei primi cittadini dei piccoli Comuni, che prendono quasi nulla per quanto svolgono e le responsabilità che hanno. Oltre a ciò, tante sono le proposte in ballo e già all'esame del sottosegretario Variati, che del vertice dell'Ali fa parte. Per citarne alcune, la riduzione del'Iva sui lavori pubblici per ridurre la spesa e consentire di avere risorse per fare ulteriori opere, come pure la fusione dei Comuni o ancora, le funzioni associate e molto altro.
«Essere presidente è per me un onore - ha detto Gaffeo - partiamo con un lavoro importante in Veneto per consolidare questa associazione che si basa sui valori ricordati anche nel titolo del convegno Fare gentile. I due temi principali sono il fare, che è un pragmatismo concreto di natura riformista per cercare di aiutare le comunità ad avviarsi su percorsi di crescita sostenibile e inclusiva. La gentilezza è il modo per affrontare l'impegno quotidiano».
Variati, che ha trascorso una vita negli enti locali fino a essere sindaco di Vicenza, ha spiegato che proprio queste esperienze «sono il motivo e la ragione dell'appartenenza al Governo. Non avrei accettato di fare il sottosegretario alla Difesa. Iil sindaco è il parafulmine di tutto, non scappa e non può scappare, neanche di fronte a problemi che non sono di sua diretta responsabilità. E la vita per le amministrazioni non si è semplificata. Lo spazio di lavoro al ministero mira a semplificare, oltre che a garantire risorse in più».
Sono stati eletti componenti della presidenza veneta Marco Agostini sindaco di Mestrino (Padova), Mariarosa Barazza vice sindaco di Cappella Maggiore (Treviso), Maria Rosa Pavanello sindaco di Mirano (Veneziaa), Paolo Parenzin sindaco di Feltre (Belluno), Leonardo Raito sindaco di Polesella, Daniele Zivelonghi sindaco di Fumane (Verona); tesoriere Sandra Coizzi sindaco di Occhiobello, revisore Chiara Turolla sindaco di Arquà.
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