È scontro sui fanghi della Coimpo

Sabato 16 Febbraio 2019
È scontro sui fanghi della Coimpo
ADRIA
Muro contro muro tra agricoltori e amministrazione comunale. È quanto emerso ieri in municipio, a margine dell'incontro tra l'amministrazione comunale e i proprietari dei fondi agricoli interessati dai possibili spandimenti dei prodotti Coimpo e Agribiofert. A distanza di quasi 5 anni dall'apertura delle indagini, Palazzo Tassoni ha chiamato a rapporto tutti i proprietari dei fondi agricoli potenzialmente interessati dal problema. In una sala trasformata, secondo gli agricoltori, in una sorta di tribunale, si sono ritrovati assieme il Comune, parte civile nei procedimenti penali in corso, quale persona offesa dalle condotte contestate nei confronti dei 33 imputati per presunte irregolarità, i testimoni, ovvero l'Arpav, e coloro, gli agricoltori, che vengono accusati di condotte non corrette.
TERRENI CONTAMINATI
Al centro della discussione la verifica delle possibili contaminazioni dei terreni. Durante l'incontro doveva essere definito un iter procedurale. «Abbiamo sottoscritto con la Provincia un accordo per la realizzazione di un primo controllo delle qualità dei terreni oggetto di spandimento da parte delle ditte Coimpo e Agribiofert» ha esordito il sindaco Barbierato. A seguito dell'indagine condotta da Regione e carabinieri forestali di Rovigo, nel settembre del 2014, secondo il sindaco, dalla disamina della documentazione inviata, il sindaco ha dichiarato «sembrerebbe che Coimpo e Agribiofert abbiano avviato alla distribuzione in agricoltura fanghi verso i vostri terreni».
Considerato che nel caso in cui venga individuata la possibilità di effetti dannosi per la salute pubblica o permanga una situazione di incertezza, possano essere adottate tutte le misure di gestione del rischio, necessarie per garantire il livello elevato di tutela della salute, Barbierato ha invitato i proprietari dei terreni a condividere un percorso per la verifica di un eventuale stato di contaminazione dei terreni stessi.
«Riteniamo l'incontro di fondamentale importanza anche sotto l'aspetto dell'autotutela da parte delle proprietà ha aggiunto il sindaco. Vani però i tentativi dell'amministrazione di convincere i proprietari a pagare di tasca propria le analisi. Alcuni inoltre erano già con il dente avvelenato dal momento che lunedì scorso non avevano digerito affatto la presenza a Venezia, accanto al sindaco, di una giornalista, durante l'udienza preliminare del processo Coimpo, udienza a porte chiuse. La giornalista è stata poi fatta uscire dall'aula. «Viste le preoccupazioni emerse trovo prudenziale e corretto che gli agricoltori facciano queste analisi per fare in modo che i loro terreni non si depauperino» ha precisato Barbierato.
AGRICOLTORI VITTIME
«Perché Arpav non ha mai controllato e dobbiamo ora controllare noi a nostre spese? è stata la replica degli agricoltori. Significativo un intervento tra i tanti: «Perché dobbiamo togliere noi la curiosità a tutti - ha specificato un agricoltore - quando avevamo in mano i documenti di Arpav e Provincia che era tutto in regola?».
Qualcuno inoltre ha fatto notare che ci sono procedimenti penali in corso e ha definito l'incontro inopportuno. È emerso anche che alcuni terreni, fuori dall'ambito comunale, sarebbero stati trattati sia con fanghi Coimpo e sia con fanghi di altre ditte.
Dura infine la presa di posizione del sindaco di San Martino di Venezze Vinicio Piasentini: «Se vogliamo collaborare bene. Altrimenti metteremo in atto provvedimenti per venire a conoscenza lo stesso di quanto è accaduto».
Guido Fraccon
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