CINEMA IN CENTRO
ROVIGO «Siamo pronti ad riaprire l'Odeon: attendiamo però

Giovedì 10 Ottobre 2019
CINEMA IN CENTRO ROVIGO «Siamo pronti ad riaprire l'Odeon: attendiamo però
CINEMA IN CENTRO
ROVIGO «Siamo pronti ad riaprire l'Odeon: attendiamo però i nuovi bandi ministeriali». Luca Proto, proprietario della sala cinematografica in pieno centro a Rovigo ormai dismessa da dieci anni, non ha rinunciato all'idea di riaprire le porte dello storico cinema del centro storico.
«La notizia di questi giorni della riapertura del multisala alla Fattoria spiega il proprietario dell'ex Odeon ci ha colti un po' di sorpresa. Da un anno circa, infatti, stiamo cercando di attingere ai fondi governativi per la riapertura delle vecchie sale cinematografiche dei centri storici».
FONDI PUBBLICI
Quello che però sembrava un passaggio semplice, una volta di fronte alla burocrazia si è rivelato un'impresa in salita, dal momento che i requisiti richiesti per ottenere i finanziamenti sono risultati abbastanza ristretti. «In questi mesi spiega Proto ho avuto diversi contatti con l'Amministrazione comunale, che si è detta disponibile a sostenere un eventuale progetto in merito alla riattivazione delle quattro sale di via Manzoni. Un progetto però oneroso: sono infatti necessari diversi milioni di euro per riuscire a ristrutturare il vecchio cinema e riattivare le proiezioni degli spettacoli».
SALE DISMESSE
La riapertura dell'ex cinema, spiega il proprietario della struttura, non è pertanto realizzabile senza il contributo previsto dai Bandi ministeriali dedicati alle vecchie sale cinematografiche dismesse. L'ex gestore fa sapere: «Non abbiamo rinunciato al progetto: la nostra volontà è infatti ancora quella di riaprire le quattro sale dell'Odeon e ridare il cinema al centro storco di Rovigo». «L'apertura dell'ex Cinergia spiega però l'imprenditore non crea certo le condizioni ideali per un secondo cinema. La nuova società, quotata in Borsa, aprirà infatti quanto prima 4 sale e, successivamente, l'intera struttura».
OFFERTA DIVERSIFICATA
Ma non è detta l'ultima parola per il cinema in centro storico, assicura l'imprenditore padovano che da sempre conosce i meccanismi del mercato cinematografico. Il cinema in centro storico potrebbe infatti funzionare variando l'offerta, con proiezioni dedicate ad un pubblico che ama restare in città e apprezza anche un certo tipo di film meno commerciali rispetto ad altre multisala.
ATTESA DEI BANDI
Per conoscere dunque il futuro dell'Odeon bisognerà attendere ancora qualche mese. I proprietari fanno sapere infatti di essere in attesa dell'uscita degli ultimi due bandi destinati alle sale cinematografiche dismesse dei centri storici, che prevedono 20 milioni di euro di fondi messi a disposizione per i progetti che verranno attivati entro il 2020 e altri 10 milioni di euro per il 2021. Dal 2017 sono infatti in tutto 120 milioni di euro i fondi che il Governo ha destinato alle sale cinematografiche nel triennio 2017-2021. Di questi, 60 milioni destinati alla riattivazione di sale cinematografiche chiuse o dismesse; 30 milioni alla realizzazione di nuovi cinema, 18 milioni alla trasformazione delle sale o multisala esistenti in ambito cittadino, più altri 12 milioni per il rinnovo degli impianti.
SINDACO ENTUSIASTA
La riapertura dell'Odeon non sembra dispiacere anche al sindaco Edoardo Gaffeo che, in più occasioni, ha spiegato di avere a cuore il ritorno del cinema in centro storico. «Non è certo un'impresa facile riattivare l'ex cinema di via Manzoni - ha infatti detto il sindaco -, anche per questioni legate allo sviluppo, negli ultimi anni, dei multisala. L'idea però potrebbe essere quella di variare l'offerta attraverso una struttura polivalente che, oltre alle proiezioni dei film, veda anche concerti di gruppi emergenti e spettacoli di compagnie teatrali». Nel frattempo, l'ex Odeon di via Manzoni, nei mesi scorsi, è stato in più occasioni preso di mira da un gruppo di ragazzini che sono riusciti a forzare la porta d'ingresso ed entrare nella struttura. Una bravata che ha costretto i proprietari ad aggiungere altri grossi lucchetti su porte e finestre per evitare altre intrusioni e atti vandalici ai danni delle vecchie sale di proiezione, dove sono ancora presenti le poltroncine e le locandine, appese ai muri, degli ultimi spettacoli andati in scena nello storico cinema della città, ormai dismesso da oltre dieci anni.
Roberta Merlin
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