AZIENDA DI SUCCESSO
ROVIGO Sit cresce e punta ancora su Rovigo: sviluppo di nuovi prodotti, espansione internazionale nel Regno Unito e India, attenzione all'utilizzo di nuovi combustibili e alla gestione dei big data con investimenti per oltre 20 milioni nel biennio 2019-2020. Sono questi i prossimi obiettivi della società quotata in borsa che vanta una sede all'avanguardia anche a Rovigo.
COMPONENTI PER CALDAIE
L'azienda produce e commercializza sistemi e componenti per le caldaie a gas e opera nel settore dei contatori intelligenti. Per presentare le ultime novità al mercato finanziario è stato scelto proprio l'avanzato polo produttivo di Rovigo. Un bel vanto quindi per l'area del Polesine spesso criticata per la stagnazione economica legata alla moria di imprese e di investimenti. SIT mira a consolidare la propria presenza sui mercati presidiati, che vedranno il gas rimanere come combustibile predominante ancora per almeno 10 anni. La società guarda inoltre in prospettiva all'utilizzo di nuovi combustibili (con particolare riferimento all'idrogeno) ma anche allo sviluppo della gestione dei dati raccolti dai contatori intelligenti installati. Proprio nell'ambito dell'idrogeno Sit è stata selezionata dal Ministero per lo sviluppo economico inglese per la realizzazione di un contatore a idrogeno nell'ambito del progetto nazionale Hy4Heat con la consegna del prototipo prevista entro il primo trimestre 2021.
VETRINA POLESANA
Durante l'incontro con gli investitori è stato presentato nel dettaglio anche l'avanzato polo produttivo di Rovigo. Il sito, operativo da oltre 30 anni, rappresenta un punto fondamentale del know-how tecnologico di Sit. Per aumentare e razionalizzare la capacità produttiva globale è stato scelto proprio questo centro, dove è iniziato un ciclo di investimenti, circa 30 milioni di euro, che ha avuto come perno il potenziamento dello stabilimento e la realizzazione di un polo logistico integrato in Italia.
LA STORIA
Si è giunti dunque al terzo capitolo della storia che lega SIT a Rovigo, uno sviluppo portato avanti fin dal momento in cui i fondatori Pierluigi e Giancarlo De' Stefani hanno creduto in questo territorio. Era il 1981 quando la famiglia De' Stefani ha acquisito lo stabilimento Imer, oggi chiamato Rovigo 1, che allora era una vecchia fabbrica tessile in smantellamento. Qui si trova il reparto fonderia con le lavorazioni più consistenti. Nel 2014 sono state concentrate anche le lavorazioni di Sit Sensori, la produzione di analizzatori d'atmosfera, valvole e termostati gas ed elementi termosensibili. Nel 2004 la crescita è continuata con l'acquisizione dello stabilimento Gasco, oggi detto Rovigo 2. Il primo stabilimento polesano, che ha una superficie di oltre 32.000 mq, di cui 16.500 coperti, utilizza ogni anno 3,2 milioni di chilogrammi di alluminio per valvole e ha una produzione tra i 10 e i 12 milioni di pezzi l'anno. Rovigo 2 invece, con una superficie di 4.200 mq, assembla 3,6 milioni di valvole all'anno. Sit nel 2018 ha registrato ricavi per 359,7 milioni di Euro, con oltre 2.000 dipendenti e la capacità di servire commercialmente 66 Paesi in tutto il mondo.
IL GRUPPO
Il Gruppo è inoltre composto da sei società produttive localizzate in Italia, Messico, Olanda, Romania e Cina. In Italia, con l'obbligo di legge, la diffusione dei sensori per misurare i consumi è piuttosto elevata e in questo contesto Sit vanta una quota di mercato di oltre il 30%. L'azienda guarda con grande interesse al mercato del Regno Unito, dove questi contatori ancora non sono molto diffusi. In Italia si ripresenterà una nuova occasione per sostituire i contatori smart già installati alla volta del 2023. Sit sta inoltre sviluppando un'applicazione che permetterà di prepagare il consumo di gas attraverso un sistema di ricarica. Insomma, una garanzia di continuità anche per gli stabilimenti produttivi attualmente operativi nel Polesine.
Emanuele Masiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ROVIGO Sit cresce e punta ancora su Rovigo: sviluppo di nuovi prodotti, espansione internazionale nel Regno Unito e India, attenzione all'utilizzo di nuovi combustibili e alla gestione dei big data con investimenti per oltre 20 milioni nel biennio 2019-2020. Sono questi i prossimi obiettivi della società quotata in borsa che vanta una sede all'avanguardia anche a Rovigo.
COMPONENTI PER CALDAIE
L'azienda produce e commercializza sistemi e componenti per le caldaie a gas e opera nel settore dei contatori intelligenti. Per presentare le ultime novità al mercato finanziario è stato scelto proprio l'avanzato polo produttivo di Rovigo. Un bel vanto quindi per l'area del Polesine spesso criticata per la stagnazione economica legata alla moria di imprese e di investimenti. SIT mira a consolidare la propria presenza sui mercati presidiati, che vedranno il gas rimanere come combustibile predominante ancora per almeno 10 anni. La società guarda inoltre in prospettiva all'utilizzo di nuovi combustibili (con particolare riferimento all'idrogeno) ma anche allo sviluppo della gestione dei dati raccolti dai contatori intelligenti installati. Proprio nell'ambito dell'idrogeno Sit è stata selezionata dal Ministero per lo sviluppo economico inglese per la realizzazione di un contatore a idrogeno nell'ambito del progetto nazionale Hy4Heat con la consegna del prototipo prevista entro il primo trimestre 2021.
VETRINA POLESANA
Durante l'incontro con gli investitori è stato presentato nel dettaglio anche l'avanzato polo produttivo di Rovigo. Il sito, operativo da oltre 30 anni, rappresenta un punto fondamentale del know-how tecnologico di Sit. Per aumentare e razionalizzare la capacità produttiva globale è stato scelto proprio questo centro, dove è iniziato un ciclo di investimenti, circa 30 milioni di euro, che ha avuto come perno il potenziamento dello stabilimento e la realizzazione di un polo logistico integrato in Italia.
LA STORIA
Si è giunti dunque al terzo capitolo della storia che lega SIT a Rovigo, uno sviluppo portato avanti fin dal momento in cui i fondatori Pierluigi e Giancarlo De' Stefani hanno creduto in questo territorio. Era il 1981 quando la famiglia De' Stefani ha acquisito lo stabilimento Imer, oggi chiamato Rovigo 1, che allora era una vecchia fabbrica tessile in smantellamento. Qui si trova il reparto fonderia con le lavorazioni più consistenti. Nel 2014 sono state concentrate anche le lavorazioni di Sit Sensori, la produzione di analizzatori d'atmosfera, valvole e termostati gas ed elementi termosensibili. Nel 2004 la crescita è continuata con l'acquisizione dello stabilimento Gasco, oggi detto Rovigo 2. Il primo stabilimento polesano, che ha una superficie di oltre 32.000 mq, di cui 16.500 coperti, utilizza ogni anno 3,2 milioni di chilogrammi di alluminio per valvole e ha una produzione tra i 10 e i 12 milioni di pezzi l'anno. Rovigo 2 invece, con una superficie di 4.200 mq, assembla 3,6 milioni di valvole all'anno. Sit nel 2018 ha registrato ricavi per 359,7 milioni di Euro, con oltre 2.000 dipendenti e la capacità di servire commercialmente 66 Paesi in tutto il mondo.
IL GRUPPO
Il Gruppo è inoltre composto da sei società produttive localizzate in Italia, Messico, Olanda, Romania e Cina. In Italia, con l'obbligo di legge, la diffusione dei sensori per misurare i consumi è piuttosto elevata e in questo contesto Sit vanta una quota di mercato di oltre il 30%. L'azienda guarda con grande interesse al mercato del Regno Unito, dove questi contatori ancora non sono molto diffusi. In Italia si ripresenterà una nuova occasione per sostituire i contatori smart già installati alla volta del 2023. Sit sta inoltre sviluppando un'applicazione che permetterà di prepagare il consumo di gas attraverso un sistema di ricarica. Insomma, una garanzia di continuità anche per gli stabilimenti produttivi attualmente operativi nel Polesine.
Emanuele Masiero