A Londra per sapere la verità

Martedì 25 Aprile 2017
A Londra per sapere la verità
Sono volati ieri mattina a Londra i coniugi Francesco Bisco e Simonetta Siviero, i genitori delle 24 enne Francesca Bezuayehu Bisco, deceduta il 15 aprile scorso nella capitale inglese.
Nelle prossime ore, dopo i contatti con l'ambasciata italiana e le autorità londinesi che stanno seguendo il caso, sarà affidato a loro il triste ed ingrato compito di riconoscere il corpo della figlia trovata morta da una compagna di stanza nell'appartamento del quartiere di Dalston dove risiedeva. Trasferitasi a Londra da un anno e mezzo circa, la ragazza si trovava oltre Manica per perfezionare il suo inglese e per studiare informatica. Per mantenersi lavorava part-time in una paninoteca.
Secondo fonti vicino alla famiglia, anche se l'ipotesi del gesto estremo e della morte per soffocamento sembra quella più probabile, ci sarebbero ancora alcuni punti da chiarire tanto che Scotland Yard e le autorità inglesi, prima di concedere il nulla osta per il rientro della salma in Italia, stanno svolgendo gli ultimi riscontri sul cellulare e sul computer di Francesca. I ritardi sui tempi dell'autopsia e degli ulteriori accertamenti, dalla data del decesso ad oggi sono trascorsi dieci giorni, sarebbero dettati da problemi di carattere burocratico ed anche da una numerosa serie di decessi che si sono verificati a Londra nelle ultime settimane e che hanno tenuto impegnati in un superlavoro i coroner.
Così, la famiglia ad oggi non è ancora a conoscenza delle cause che hanno portato alla morte della 24 enne. L'unica certezza è data dal fatto che i funerali della ragazza saranno celebrati in basilica di Santa Maria Assunta della Tomba, parrocchia dove Francesca aveva ricoperto anche il ruolo di catechista, officiati dall'ex parroco Gianfranco Pistore, dell'ordine dei Frati Cappuccini, da sempre legato alla famiglia Bisco. Se le autorità inglesi concederanno in tempi brevi il nulla osta le esequie potrebbero già essere celebrate nella giornata di giovedì o di venerdì al massimo.
Ad accompagnare i genitori della ragazza nella capitale inglese c'è il figlio Enrico, che ha vissuto al pari della sorella Francesca per un periodo di tempo a Londra e che parla correttamente inglese.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci