MARGHERA
Oltre ventimila persone hanno riempito, ieri pomeriggio, le strade di Marghera. Rarità durante l'anno, ma un avvenimento che è una tradizione, durante il periodo di Carnevale. E il momento clou, in ogni sfilata che si rispetti, è quello dal passaggio dei carri allegorici di sabato grasso. Una folla multicolore si è radunata, in particolare nel tratto centrale del percorso, da piazzale Concordia all'inizio di via Rossarol (disertando il tratto compreso tra via Toffoli e via Rizzardi) pur di seguire i quattordici giganti di cartapesta che si sono riversati nelle strade, accompagnati da figuranti. Dal testone imparruccato che sbucava dal ponte di Rialto di Amore in gondola, giunto da Jesolo, fino al corpo sdraiato di un Frankestein pronto a prendere vita in Si può fare di S. Stino di Livenza fino a mummie e sarcofagi di Carnevale d'Egitto costruito a Merlengo. Non sono mancati 14 gruppi a piedi in rappresentanza dell'associazionismo così ricco a Marghera, come la cooperativa Realtà, la parrocchia Gesù Lavoratore, i ragazzi del Cngei di Marghera e il gruppo di Ca' Sabbioni, con abbigliamento tropicale, e come la folla di Batman su rotelle dei piccoli dei Pattinatori Marghera che poi si sono fatti immortalare, sul palco, insieme al sindaco, che, nei giorni scorsi, aveva vestito i panni del protettore di Gotham City. È stata una grande festa che ha fatto registrare solo qualche migliaia di presenza in meno rispetto allo scorso anno, quando in piazza a Marghera erano approdate circa 26mila persone. Una festa baciata dal bel tempo e che ha fatto scendere in strada intere famiglie, quasi tutte in borghese, ma anche mascherate. Anche se il primato, su questo, è andato ai bambini, interpreti dei mondi più disparati da quelli degli animali, con una varietà di razze, da orsi a tartarughe, e con un ventaglio di supereroi e personaggi delle fiabe. Il sindaco, accompagnato da Piero Rosa Salva, rigorosamente in tuba, e dall'assessore Venturini hanno seguito tutto il corteo da un punto all'incrocio tra piazza Mercato e piazza S. Antonio, per poi salire sul palco in piazza Mercato dove sono stati premiati i gruppi partecipanti. La sensazione è di festa con un Brugnaro di poche parole e molti sorrisi che si dice soddisfatto della presenza e dell'iniziativa e invita tutti ai prossimi appuntamenti. Lancia coriandoli, abbraccia anche il vicepresidente di Marghera Bruno Polesel che viene invitato sul palco, malgrado la municipalità che ha promosso, dagli anni 80, la sfilata, non sia stata coinvolta nell'organizzazione. «Peccato, - commenta il vicepresidente- avremmo potuto dare una mano».
Giacinta Gimma
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Oltre ventimila persone hanno riempito, ieri pomeriggio, le strade di Marghera. Rarità durante l'anno, ma un avvenimento che è una tradizione, durante il periodo di Carnevale. E il momento clou, in ogni sfilata che si rispetti, è quello dal passaggio dei carri allegorici di sabato grasso. Una folla multicolore si è radunata, in particolare nel tratto centrale del percorso, da piazzale Concordia all'inizio di via Rossarol (disertando il tratto compreso tra via Toffoli e via Rizzardi) pur di seguire i quattordici giganti di cartapesta che si sono riversati nelle strade, accompagnati da figuranti. Dal testone imparruccato che sbucava dal ponte di Rialto di Amore in gondola, giunto da Jesolo, fino al corpo sdraiato di un Frankestein pronto a prendere vita in Si può fare di S. Stino di Livenza fino a mummie e sarcofagi di Carnevale d'Egitto costruito a Merlengo. Non sono mancati 14 gruppi a piedi in rappresentanza dell'associazionismo così ricco a Marghera, come la cooperativa Realtà, la parrocchia Gesù Lavoratore, i ragazzi del Cngei di Marghera e il gruppo di Ca' Sabbioni, con abbigliamento tropicale, e come la folla di Batman su rotelle dei piccoli dei Pattinatori Marghera che poi si sono fatti immortalare, sul palco, insieme al sindaco, che, nei giorni scorsi, aveva vestito i panni del protettore di Gotham City. È stata una grande festa che ha fatto registrare solo qualche migliaia di presenza in meno rispetto allo scorso anno, quando in piazza a Marghera erano approdate circa 26mila persone. Una festa baciata dal bel tempo e che ha fatto scendere in strada intere famiglie, quasi tutte in borghese, ma anche mascherate. Anche se il primato, su questo, è andato ai bambini, interpreti dei mondi più disparati da quelli degli animali, con una varietà di razze, da orsi a tartarughe, e con un ventaglio di supereroi e personaggi delle fiabe. Il sindaco, accompagnato da Piero Rosa Salva, rigorosamente in tuba, e dall'assessore Venturini hanno seguito tutto il corteo da un punto all'incrocio tra piazza Mercato e piazza S. Antonio, per poi salire sul palco in piazza Mercato dove sono stati premiati i gruppi partecipanti. La sensazione è di festa con un Brugnaro di poche parole e molti sorrisi che si dice soddisfatto della presenza e dell'iniziativa e invita tutti ai prossimi appuntamenti. Lancia coriandoli, abbraccia anche il vicepresidente di Marghera Bruno Polesel che viene invitato sul palco, malgrado la municipalità che ha promosso, dagli anni 80, la sfilata, non sia stata coinvolta nell'organizzazione. «Peccato, - commenta il vicepresidente- avremmo potuto dare una mano».
Giacinta Gimma
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