LA TESTIMONIANZA
PORTOGRUARO «Fabio Gaiatto si assicurava che avrebbe sistemato

Sabato 15 Settembre 2018
LA TESTIMONIANZA
PORTOGRUARO «Fabio Gaiatto si assicurava che avrebbe sistemato tutto». L'avvocato portogruarese Michele Peretto esce allo scoperto dopo l'arresto del broker 43enne di Portogruaro, spiegando quando in tempi non sospetti il patron della Venice Investment Ltd promise il rientro del denaro investito. «Da qualche mese alcuni investitori hanno chiesto aiuto e consulenza al mio studio per la vicenda Gaiatto e Venice Investment - spiega l'avvocato Peretto - Tutto questo perchè da mesi non vedevano più i miracolosi precedenti guadagni. Lo studio ha spiegato che con molta probabilità si trattava e si tratterebbe di una catena o del cosiddetto schema Ponzi. Guadagni così alti per un trader sono praticamente impossibili; altrettanto impossibile è il fatto che un trader, nel nostro caso Gaiatto, vinca sempre, costantemente».
L'INCONTRO
Da quel momento l'avvocato Michele Peretto ha deciso di incontrare Fabio Gaiatto per trovare una soluzione. «Ho avuto modo di incontrare Gaiatto personalmente a casa sua, ancora nel mese di giugno - spiega il legale di Portogruaro - Un incontro proprio per chiedere spiegazioni per conto di svariati clienti che si erano rivolti a me. É sempre stato tranquillo, pacato e con assoluta sicurezza ha continuamente ripetuto che nel giro di brevissimo tempo avrebbe sistemato le cose e sarebbe stato in grado di restituire i capitali, così come avrebbe ricominciato sempre a stretto giro ricominciare a pagare le rendite». Una formula evidentemente dettata da Gaiatto anche ai suoi stretti collaboratori, tant'è che tutti ricevettero lo stesso copione in cui si cercava di rassicurare i finanziatori di un sistema che pare fosse imploso oramai da tempo.
IL SISTEMA
«Gaiatto prospettava agli investitori due formule - racconta ancora l'avvocato di Portogruaro - Potevano scegliere tra due tipi di investimento: mensile o in accumulo. Nel primo caso Gaiatto o i suoi collaboratori avrebbero versato una rendita mensile; nel secondo caso invece le rendite andavano ad accumularsi al capitale iniziale e rendevano a loro volta». Di fatto lo schema era già saltato, ma a quanto pare l'organizzazione avrebbe cercato di salvare il salvabile, sempre che ci fosse qualcosa ancora da salvare.
L'OFFENSIVA
Dopo le prime indiscrezioni sulle indagini in corso, allo studio Peretto si sono già rivolti in 40 per cercare di tornare in possesso dei capitali investiti, ma di giorno in giorno sono sempre di più coloro che chiedono di unirsi al gruppo. «Lo studio ha programmato di fare dei gruppi di dieci persone circa e di sporgere querele collettive anziché, come proposto da altri, fare una class action - spiega ancora l'avvocato Michele Peretto - Ora siamo in contatto con la Procura, per dare ogni utile informazione alle indagini e attendere il preziosissimo lavoro degli inquirenti. Di certo arriveremo alla costituzione di parte civile di ogni investitore nel processo, che con ogni probabilità si svolgerà a carico di Gaiatto e del suo entourage».
Marco Corazza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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